PERUGIA. E' stata rinviata al 28 marzo prossimo l'udienza preliminare che vede coinvolti cinque familiari di Raffaele Sollecito e due giornalisti dell'emittente pugliese Telenorba, tutti ritenuti responsabili di aver diffuso spezzoni del video della polizia scientifica in cui si vedeva chiaramente il corpo martoriato di Meredith Kercher. Il rinvio e' stato dovuto per un impedimento a presenziare del gip Alberto Avenoso, impegnato fuori Perugia.
IL VIDEO - Il video oggetto del procedimento, secondo la ricostruzione accusatoria, era legalmente nelle mani di Vanessa e Francesco Sollecito, rispettivamente sorella e padre di Raffaele. La diffusione del video sarebbe stata voluta "allo scopo di assicurare l'impunita' a Raffaele Sollecito dal reato di omicidio". Secondo i pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi i Sollecito avrebbero fatto diffondere quelle immagini "impressionanti del cadavere nudo di Meredith, in modo da poter turbare il comune sentimento della morale e da poter provocare il diffondersi dei delitti, nonche' offeso, in tal modo, la reputazione della giovane". Ora i 7 indagati dovranno difendersi dall'accusa di pubblicazione arbitraria di atti.
IN ONDA SU TELENORBA - Le drammatiche immagini del corpo straziato di Meredith andarono in onda il primo aprile del 2008 su 'Il Graffio' e sulla rubrica 'TG Norba Mattino' di Telenorba. A difendere gli indagati gli avvocati Marco Brusco, Francesco Crisi, Luca Maori e Donatella Donati. L'avvocato Francesco Maresca rappresenta invece la famiglia Kercher come parte civile.
IL VIDEO - Il video oggetto del procedimento, secondo la ricostruzione accusatoria, era legalmente nelle mani di Vanessa e Francesco Sollecito, rispettivamente sorella e padre di Raffaele. La diffusione del video sarebbe stata voluta "allo scopo di assicurare l'impunita' a Raffaele Sollecito dal reato di omicidio". Secondo i pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi i Sollecito avrebbero fatto diffondere quelle immagini "impressionanti del cadavere nudo di Meredith, in modo da poter turbare il comune sentimento della morale e da poter provocare il diffondersi dei delitti, nonche' offeso, in tal modo, la reputazione della giovane". Ora i 7 indagati dovranno difendersi dall'accusa di pubblicazione arbitraria di atti.
IN ONDA SU TELENORBA - Le drammatiche immagini del corpo straziato di Meredith andarono in onda il primo aprile del 2008 su 'Il Graffio' e sulla rubrica 'TG Norba Mattino' di Telenorba. A difendere gli indagati gli avvocati Marco Brusco, Francesco Crisi, Luca Maori e Donatella Donati. L'avvocato Francesco Maresca rappresenta invece la famiglia Kercher come parte civile.
Tags
CRONACA