LECCE. Dopo aver girato per anni diverse citta' della Toscana, la 25ma edizione di 'Italia wave love festival' (ex 'Arezzo wave') arrivera' dal 14 al 17 luglio a Lecce, per una quattro giorni di musica e cultura. ''Non e' stato uno scippo a danno della Toscana'', ha voluto pero' precisare il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola durante la presentazione dell'evento, tenutasi stamane nella sede romana della Regione, ''ma piuttosto un'occasione data al celebre festival di trovare nuova linfa vitale e rigenerarsi attraverso sinergie con un territorio diverso''.
''Ambedue le realta' si sono avvicinate attraverso un dialogo che poi e' sfociato in una proficua organizzazione'', ha precisato l'assessore regionale alla Cultura, Silvia Godelli, riferendosi alle istituzioni locali e agli organizzatori. E il direttore artistico del Festival Mauro Valente ha aggiunto: ''Abbiamo scelto la Puglia perche' in questa regione abbiamo trovato competenze che in Italia sono rare. L'attenzione che la Puglia da' alla cultura e' in controtendenza rispetto alle politiche nazionali. Basti pensare che, al contrario di quello che succede nelle altre nazioni europee, nel nostro Paese non c'e' neanche una legge per aiutare in modo organico la musica 'popolare'. Ci siamo accorti, paradossalmente, che piu' si va al sud piu' si ci avvicina all'Europa''.
In passato, ha raccontato Valente, ''abbiamo avuto degli attriti con il comune di Arezzo, cosa che ci ha portato a lasciare quella location che pero' ci era molto cara''. E per quanto riguarda il futuro della Manifestazione il direttore del festival ha affermato: ''Il nostro interesse per il territorio pugliese va ben oltre i quattro giorni di luglio, abbiamo intenzione di piantare dei semi in questa regione e speriamo presto di raccogliere i frutti''.
''Ambedue le realta' si sono avvicinate attraverso un dialogo che poi e' sfociato in una proficua organizzazione'', ha precisato l'assessore regionale alla Cultura, Silvia Godelli, riferendosi alle istituzioni locali e agli organizzatori. E il direttore artistico del Festival Mauro Valente ha aggiunto: ''Abbiamo scelto la Puglia perche' in questa regione abbiamo trovato competenze che in Italia sono rare. L'attenzione che la Puglia da' alla cultura e' in controtendenza rispetto alle politiche nazionali. Basti pensare che, al contrario di quello che succede nelle altre nazioni europee, nel nostro Paese non c'e' neanche una legge per aiutare in modo organico la musica 'popolare'. Ci siamo accorti, paradossalmente, che piu' si va al sud piu' si ci avvicina all'Europa''.
In passato, ha raccontato Valente, ''abbiamo avuto degli attriti con il comune di Arezzo, cosa che ci ha portato a lasciare quella location che pero' ci era molto cara''. E per quanto riguarda il futuro della Manifestazione il direttore del festival ha affermato: ''Il nostro interesse per il territorio pugliese va ben oltre i quattro giorni di luglio, abbiamo intenzione di piantare dei semi in questa regione e speriamo presto di raccogliere i frutti''.