BRINDISI. Dal piano di rientro emerge un’organizzazione della sanità che ruota prevalentemente attorno agli ospedali e penalizza grandemente il territorio. E’ questo il giudizio espresso dalla segreteria della FIMMG, la federazione medici di famiglia, riunitasi a Brindisi, come richiesto nei giorni scorsi dall’assemblea provinciale, per affrontare i tanti problemi che gravano sull’assistenza sanitaria. Il potenziamento del territorio, a giudizio della FIMMG, potrebbe essere la vera svolta del piano di rientro in quanto permetterebbe di compiere la riorganizzazione della rete ospedaliera, rendendo quest’ultima efficiente ed efficace, senza penalizzare i servizi sanitari che garantiscono il diritto alla salute.
Il segretario provinciale, Donato Monopoli, evidenzia che, ad un anno dalla sottoscrizione, non è ancora stato reso operativo l’accordo regionale per la medicina generale che prevede proprio l’attivazione di servizi indispensabili a compensare gli interventi riduttivi sull’assistenza ospedaliera previsti dal piano di rientro. “Al contrario - dichiara Monopoli - si caricano sui medici di famiglia attività burocratiche che lasciano poco tempo per gestire la clinica ed il rapporto con i cittadini pazienti”.
Il segretario provinciale FIMMG ha anche evidenziato la problematica riguardante il regolamento regionale 17/2003, cioè il provvedimento varato dalla Regione Puglia nel 2003 che dovrebbe rendere meno problematiche per i pazienti le richieste di accertamenti specialistici per concludere gli iter diagnostici o per effettuare controlli dopo una dimissione ospedaliera. Tali richieste dovrebbero, secondo tale regolamento, essere effettuate dai medici specialisti o dalla struttura ospedaliera a cui afferisce il paziente. Invece, per ottenere tali richieste il paziente è costretto a districarsi tra code presso il proprio medico, gli specialisti ed i centri di prenotazione, con inevitabili disagi.
“I medici della FIMMG di Brindisi - ha proseguito Monopoli - dopo che anche la Direzione Generale dell’ASL, nella persona del dott. Rollo, aveva richiamato il rispetto ti tale regolamento, non sono più disposti a prendersi carico delle prescrizioni indotte che oltretutto determinano un innalzamento della spesa pro capite in carico ai medici di famiglia”.
Riguardo alla certificazione di malattia online la FIMMG Brindisi comunica che da parte di tutti i propri iscritti vi è stata una grande assunzione di responsabilità che ha permesso di avviare questo processo di innovazione ritenuto da tutti utile e necessario. Tuttavia la FIMMG Brindisi ritiene indispensabile che le Istituzioni mettano in condizione tutti i medici (dipendenti, convenzionati e liberi professionisti) di poter trasmettere la certificazione di malattia, atteso che in molte strutture pubbliche e accreditate non sono ancora in grado di poter ottemperare a tale disposizione.
Per tutti i motivi sopra esposti la segreteria FIMMG, come da mandato assembleare, aderendo all’iniziativa della Segreteria regionale, adotterà tutte le iniziative a tutela dei propri iscritti, anche legali, ivi compresa quella di organizzare una grande manifestazione a sostegno dell’indipendenza della medicina di famiglia.
Il segretario provinciale, Donato Monopoli, evidenzia che, ad un anno dalla sottoscrizione, non è ancora stato reso operativo l’accordo regionale per la medicina generale che prevede proprio l’attivazione di servizi indispensabili a compensare gli interventi riduttivi sull’assistenza ospedaliera previsti dal piano di rientro. “Al contrario - dichiara Monopoli - si caricano sui medici di famiglia attività burocratiche che lasciano poco tempo per gestire la clinica ed il rapporto con i cittadini pazienti”.
Il segretario provinciale FIMMG ha anche evidenziato la problematica riguardante il regolamento regionale 17/2003, cioè il provvedimento varato dalla Regione Puglia nel 2003 che dovrebbe rendere meno problematiche per i pazienti le richieste di accertamenti specialistici per concludere gli iter diagnostici o per effettuare controlli dopo una dimissione ospedaliera. Tali richieste dovrebbero, secondo tale regolamento, essere effettuate dai medici specialisti o dalla struttura ospedaliera a cui afferisce il paziente. Invece, per ottenere tali richieste il paziente è costretto a districarsi tra code presso il proprio medico, gli specialisti ed i centri di prenotazione, con inevitabili disagi.
“I medici della FIMMG di Brindisi - ha proseguito Monopoli - dopo che anche la Direzione Generale dell’ASL, nella persona del dott. Rollo, aveva richiamato il rispetto ti tale regolamento, non sono più disposti a prendersi carico delle prescrizioni indotte che oltretutto determinano un innalzamento della spesa pro capite in carico ai medici di famiglia”.
Riguardo alla certificazione di malattia online la FIMMG Brindisi comunica che da parte di tutti i propri iscritti vi è stata una grande assunzione di responsabilità che ha permesso di avviare questo processo di innovazione ritenuto da tutti utile e necessario. Tuttavia la FIMMG Brindisi ritiene indispensabile che le Istituzioni mettano in condizione tutti i medici (dipendenti, convenzionati e liberi professionisti) di poter trasmettere la certificazione di malattia, atteso che in molte strutture pubbliche e accreditate non sono ancora in grado di poter ottemperare a tale disposizione.
Per tutti i motivi sopra esposti la segreteria FIMMG, come da mandato assembleare, aderendo all’iniziativa della Segreteria regionale, adotterà tutte le iniziative a tutela dei propri iscritti, anche legali, ivi compresa quella di organizzare una grande manifestazione a sostegno dell’indipendenza della medicina di famiglia.