Rientro sanitario: Iurlaro (Pdl), macello sociale e politico

BARI. “Il folle piano di Vendola è finalmente andato a buon fine. E con esso la codardia dei consiglieri regionali brindisini che hanno votato senza scrupoli di coscienza un Piano di Rientro che mortifica senza mezzi termini la salute dei cittadini. Dove sono finiti i buoni propositi e i sorrisi di circostanza mostrati, Epifani in testa, durante il corteo pro ospedale a Ceglie?" Lo ha detto in una nota il consigliere del Pdl Pietro Iurlaro.
"Sono probabilmente stati rigurgitati - continua - nell’abbuffata di ipocrisia di un Piano di Riordino ospedaliero che, nel Brindisino, sancisce la chiusura degli ospedali di Ceglie Messapica e Cisternino e la soppressione di importanti reparti cardine del territorio, come ad esempio pediatrica, ostetricia e ginecologica ad Ostuni, chirurgia ed ortopedia a Fasano e chirurgia a Mesagne".
"E che dire, invece, - aggiunge Iurlaro - del rappresentante dell’Udc Euprepio Curto, anche lui trionfalmente presente nel corteo cegliese solo 20 giorni fa, eppure oggi boia consapevole della salute dei cittadini? Il centrodestra è stato così lasciato solo di fronte ad un vero e proprio macello sociale e politico. Bene farebbe Vendola a sostituire il suo assessore Fiore, ritrovatosi suo malgrado a gestire una situazione compromessa già nello scorso governo. Nei propositi dimissionari - conclude il consigliere regionale - guadagnerebbe quella credibilità persa agli occhi dei suoi stessi elettori, truffati al pari di tutti i contribuenti dell’intera Regione”.

CURTO: IURLARO PECCA DI IGNORANZA POLITICA - Non tarda ad arrivare la replica del consigliere regionale Udc, Euprepio Curto, alle dichiarazioni del consigliere regionale Pdl, Pietro Iurlaro.
“Il consigliere Iurlaro, la cui voce non è nota al Consiglio regionale, mi ha definito boia consapevole della salute dei cittadini per il fatto di aver votato a favore di un Piano di rientro che, ove non fosse stato approvato, avrebbe determinato la perdita per l’intera Puglia di ben 500 milioni di euro, paralizzandone la ripresa economica. Il mio parere è che effettivamente ci sarebbe bisogno di un boia politico capace di far rotolare a terra, politicamente parlando, le teste vuote come quella di Iurlaro”.
“L’ignoranza (politica) di Iurlaro – ha proseguito Curto – è tale da non tenere conto sia del fatto che quel Piano di rientro è stato proposto, anzi ‘imposto’ dai ministri del Pdl, sia del fatto che la battaglia politica sugli ospedali di Ceglie Messapica, Ostuni, Francavilla, Cisternino, Mesagne, nonché per l’istituzione di cardiochirurgia a Brindisi, continua con pari intensità”.

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