Caso Ruby: Berlusconi, Governo andrà avanti. Intercettazioni, anche sorella di Belen coinvolta
di Roberta Calò
"Il capo dello Stato mi ha garantito che finché vi è un esecutivo che governa e una maggioranza che lo sostiene, non esistono ragioni per sciogliere il Parlamento. La Costituzione comunque prevede che senza una formale crisi di governo per interrompere anticipatamente una legislatura occorre che il presidente della Repubblica consulti sia i presidenti delle Camere che il presidente del Consiglio". E' quanto spiega il Premier Silvio Berlusconi alla stampa dopo il suo incontro col presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Dunque il Cavaliere declina l'invito di Fini a dimettersi per andare alle votazioni: "Credo sia arrivato il momento per tutti di verificare se il nuovo ruolo che si è ritagliato Fini sia compatibile con quello di presidente superpartes previsto dalla Costituzione" e porta avanti la sua battaglia, non si sa se pubblica o privata, sulle intercettazioni telefoniche; per lui il fatto che: "le conversazioni private senza rilevanza penale finiscano sui giornali deve finire. Quante persone innocenti sono state distrutte" dall'infernale circo mediatico senza che nessun magistrato di quelli che passano le intercettazioni alla stampa sia chiamato a rispondere". Quello dove "alzando il telefono non si è sicuri della inviolabilità delle proprie conversazioni non è un Paese libero".
Sarà forse per occultare, per esempio, i recenti sviluppi delle indagini che hanno smentito la tesi di Ruby la quale aveva sostenuto di essersi recata ad Arcore una sola volta nella sua vita. Lo studio dei recenti tabulati telefonici hanno invece dimostrato che la ragazza è stata in loco diversi week-end nelle stesse date in cui era presente anche Berlusconi.
Il caso, che ha già donato visibilità a persone note e non note, continua a tingersi di tinte piccanti e questa volta ad essere tirata in ballo è Cecilia Rodriguez, sorella della nota showgirl Belen, coinvolta nella conduzione del sessantunesimo Festival di Sanremo.
La ragazza, infatti, sarebbe stata esclusa dai programmi Rai a causa di intercettazioni telefoniche che la vedrebbero coinvolta nel Rubygate; la sorella la difende a spada tratta: "Dopo la Madonna c’è mia sorella: è una brava ragazza, ha occhi solo per il suo fidanzatino ed è completamente aliena al mondo dello spettacolo. E’ tutto un malinteso, che risolveremo dopo Sanremo. Mi sorella ha 20 anni, ha finito la scuola due anni fa, ha un fidanzatino. Non c’entra con i casini che sono successi adesso in Italia".
La maggiore delle Rodriguez difende anche il suo fidanzato, Fabrizio Corona, coinvolto in prima persona nei recenti scoop politici: "Non c’e’ stato nessun divieto nei confronti di Fabrizio. Poi lui, anche se non è sul palco, è sempre con me. Mi seguirà da casa. Abbiamo ritenuto insieme all’agenzia che mi rappresenta di non catalizzare tutto sulla presenza dei fidanzati, io e Fabrizio, Eli e George, ma di concentrarci sulla musica".
Dunque il Rubygate non salva davvero nulla e nessuno e sembra affondare le sue radici talmente affondo da inquinare ormai ogni terreno italiano.
"Il capo dello Stato mi ha garantito che finché vi è un esecutivo che governa e una maggioranza che lo sostiene, non esistono ragioni per sciogliere il Parlamento. La Costituzione comunque prevede che senza una formale crisi di governo per interrompere anticipatamente una legislatura occorre che il presidente della Repubblica consulti sia i presidenti delle Camere che il presidente del Consiglio". E' quanto spiega il Premier Silvio Berlusconi alla stampa dopo il suo incontro col presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Dunque il Cavaliere declina l'invito di Fini a dimettersi per andare alle votazioni: "Credo sia arrivato il momento per tutti di verificare se il nuovo ruolo che si è ritagliato Fini sia compatibile con quello di presidente superpartes previsto dalla Costituzione" e porta avanti la sua battaglia, non si sa se pubblica o privata, sulle intercettazioni telefoniche; per lui il fatto che: "le conversazioni private senza rilevanza penale finiscano sui giornali deve finire. Quante persone innocenti sono state distrutte" dall'infernale circo mediatico senza che nessun magistrato di quelli che passano le intercettazioni alla stampa sia chiamato a rispondere". Quello dove "alzando il telefono non si è sicuri della inviolabilità delle proprie conversazioni non è un Paese libero".
Sarà forse per occultare, per esempio, i recenti sviluppi delle indagini che hanno smentito la tesi di Ruby la quale aveva sostenuto di essersi recata ad Arcore una sola volta nella sua vita. Lo studio dei recenti tabulati telefonici hanno invece dimostrato che la ragazza è stata in loco diversi week-end nelle stesse date in cui era presente anche Berlusconi.
Il caso, che ha già donato visibilità a persone note e non note, continua a tingersi di tinte piccanti e questa volta ad essere tirata in ballo è Cecilia Rodriguez, sorella della nota showgirl Belen, coinvolta nella conduzione del sessantunesimo Festival di Sanremo.
La ragazza, infatti, sarebbe stata esclusa dai programmi Rai a causa di intercettazioni telefoniche che la vedrebbero coinvolta nel Rubygate; la sorella la difende a spada tratta: "Dopo la Madonna c’è mia sorella: è una brava ragazza, ha occhi solo per il suo fidanzatino ed è completamente aliena al mondo dello spettacolo. E’ tutto un malinteso, che risolveremo dopo Sanremo. Mi sorella ha 20 anni, ha finito la scuola due anni fa, ha un fidanzatino. Non c’entra con i casini che sono successi adesso in Italia".
La maggiore delle Rodriguez difende anche il suo fidanzato, Fabrizio Corona, coinvolto in prima persona nei recenti scoop politici: "Non c’e’ stato nessun divieto nei confronti di Fabrizio. Poi lui, anche se non è sul palco, è sempre con me. Mi seguirà da casa. Abbiamo ritenuto insieme all’agenzia che mi rappresenta di non catalizzare tutto sulla presenza dei fidanzati, io e Fabrizio, Eli e George, ma di concentrarci sulla musica".
Dunque il Rubygate non salva davvero nulla e nessuno e sembra affondare le sue radici talmente affondo da inquinare ormai ogni terreno italiano.
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Politica