di Roberta Calò
"Non ci eravamo illusi e non ci aspettavamo nulla di diverso". Commenta così all'Andkronos l'avvocato Vito Russo, legale di Sabrina Misseri, il rifiuto del Tribunale del Collegio di Appello di Taranto il "no" alla scarcerazione dell'imputata e continua con la sua linea difensiva richiedendo un secondo incidente probatorio sulle recenti lettere inviate da Michele Misseri alle figlie.
Gli scritti, almeno per il momento, vengono considerati dai giudici come frutto di pressioni psicologiche esterne e pertanto poco attendibili; infatti potrebbe anche risultare "plausibile" la circostanza per cui l'uomo "non gradisse la presenza dell'avvocato De Cristofaro nominatogli dalla figlia Valentina".
Lo stesso Nicodemo Gentile, rappresentante legale della famiglia Scazzi, parla di forzature esterne che l'imputato subisce e che cercano di far apparire l'uomo come mandante del delitto spinto da una sua patologia sessuale: "Il presunto e forse antico vizietto di Michele, che addirittura potrebbe essere provato attraverso la testimonianza di improbabili vittime, magari molto, ma molto vicine al Misseri, è una evidente forzatura che si colloca a pieno titolo in quel vano tentativo di far deragliare, di sviare le indagini. Se sarà celebrato un altro incidente probatorio, al quale mamma Concetta e la sua famiglia vorranno partecipare, ci auguriamo che Misseri chiarisca anche questi aspetti".
Secondo il Tribunale inoltre Sabrina avrebbe potuto precostituirsi un alibi già intorno alle 14.20 facendo partire uno squillo all'amica Mariangela Spagnoletti e uno dal telefono della cugina Sarah Scazzi verso il proprio numero. L'alibi stesso verrebbe confutato dalle dichiarazioni della madre della vittima, Concetta Serrano, la quale avrebbe affermato che in qui frangenti la figlia era in camera da letto con lei.
I giudici, in attesa di chiarire il reale autore del delitto, parlano di omicidio premeditato e accolgono la tesi della Procura della Repubblica di Taranto che anticipa l’orario del delitto intorno alle 14; l'obiettivo è quello di poter concludere le indagini preliminari entro marzo.
"Non ci eravamo illusi e non ci aspettavamo nulla di diverso". Commenta così all'Andkronos l'avvocato Vito Russo, legale di Sabrina Misseri, il rifiuto del Tribunale del Collegio di Appello di Taranto il "no" alla scarcerazione dell'imputata e continua con la sua linea difensiva richiedendo un secondo incidente probatorio sulle recenti lettere inviate da Michele Misseri alle figlie.
Gli scritti, almeno per il momento, vengono considerati dai giudici come frutto di pressioni psicologiche esterne e pertanto poco attendibili; infatti potrebbe anche risultare "plausibile" la circostanza per cui l'uomo "non gradisse la presenza dell'avvocato De Cristofaro nominatogli dalla figlia Valentina".
Lo stesso Nicodemo Gentile, rappresentante legale della famiglia Scazzi, parla di forzature esterne che l'imputato subisce e che cercano di far apparire l'uomo come mandante del delitto spinto da una sua patologia sessuale: "Il presunto e forse antico vizietto di Michele, che addirittura potrebbe essere provato attraverso la testimonianza di improbabili vittime, magari molto, ma molto vicine al Misseri, è una evidente forzatura che si colloca a pieno titolo in quel vano tentativo di far deragliare, di sviare le indagini. Se sarà celebrato un altro incidente probatorio, al quale mamma Concetta e la sua famiglia vorranno partecipare, ci auguriamo che Misseri chiarisca anche questi aspetti".
Secondo il Tribunale inoltre Sabrina avrebbe potuto precostituirsi un alibi già intorno alle 14.20 facendo partire uno squillo all'amica Mariangela Spagnoletti e uno dal telefono della cugina Sarah Scazzi verso il proprio numero. L'alibi stesso verrebbe confutato dalle dichiarazioni della madre della vittima, Concetta Serrano, la quale avrebbe affermato che in qui frangenti la figlia era in camera da letto con lei.
I giudici, in attesa di chiarire il reale autore del delitto, parlano di omicidio premeditato e accolgono la tesi della Procura della Repubblica di Taranto che anticipa l’orario del delitto intorno alle 14; l'obiettivo è quello di poter concludere le indagini preliminari entro marzo.
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Taranto
ma è una contraddizione: se Concetta dice che Sarah ale 14.20 era cn lei in camera da letto come fà la procura ad anticipare l'ora del delitto alle 14?
RispondiEliminaQuesta affermazione di Concetta afferma che sarah è uscita alle 14.30 enonalle 14! Ma che schifo di Tribunale!
infatti nell'articolo c'è un errore e sicuramente volevano dire Cosima e non Concetta! han sbagliato il nome. è storia vecchia infatti quella di quando la signora Cosima all'inizio diceva che Sabrina era a letto con lei quando ricevette lo squillo di Mariangela etc etc. Poi successivamente faceva finta di non sapere niente etc etc. Il tribunale a sto punto non fa schifo informatevi bene prima di parlare, è scritto sbagliato l'articolo. di certo i tribunali non han alcun interesse ad accusare ingiustamente. O in Italia son tutti innocenti??? finora non si è mai visto un assassino che dicesse di essere colpevole! se poi il Tribunale afferma che l'ora del delitto è prima delle 14 han fatto prima diverse indagini prima di affermarlo e ci sono tante testimonianze per suffragare questa tesi.... chi ha seguito la storia negli sviluppi sa come stan andando le cose e puttroppo la realta' è quella che è.... non ci puo' essere perdono per chi si è macchiato di un tale delitto. giustizia sia fatta!
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