LECCE. Oggi nel centro di Lampedusa, il team di Save the Children ha identificato altri 40 minori, di cui 20 sono gia' partiti verso Porto Empedocle. Circa altri 10 minori sono presenti sull'Isola. Altri 100 minori erano gia' stati intercettati da Save the Children sull'isola, trasferiti in Sicilia lo scorso giovedi' e venerdi' e collocati nelle comunita' per minori. Inoltre, almeno altri 16 presunti minori sono attualmente presenti nei centri per migranti di Caltanisetta, Trapani e Pozzallo, in attesa di essere identificati formalmente.
In Puglia il team di Save the Children ha incontrato quasi 30 minori arrivati a Bari con il ponte aereo organizzato negli scorsi giorni, ma ritiene che molti siano i presunti minori presenti ad oggi nei Centri di Brindisi e Foggia che verranno visitati con urgenza dagli operatori dell'Organizzazione. I team di Save the Children presenti a Lampedusa, Sicilia e Puglia stanno operando in emergenza per intercettare i presunti minori e garantire loro supporto. ''E' una corsa contro il tempo. E' fondamentale riconoscere i minori non accompagnati e collocarli in comunita' per minori del territorio il prima possibile o, perlomeno, all'interno dei Centri per migranti su tutto il territorio, garantire che trovino alloggio temporaneo in strutture separate dagli adulti. Da Lampedusa e' altrettanto importante che venga data priorita' al loro trasferimento verso il territorio nazionale'' dice Carlotta Bellini, Responsabile Protezione dei minori di Save the Children.
Save the Children sottolinea la necessita' di assicurare il rispetto di standard di protezione e di accoglienza per i migranti e, in particolare, per i minori presenti nelle aree di sbarco e nei Centri di prima accoglienza e di attivare tutta la rete dei servizi di pronta accoglienza per i minori, per assicurare la loro immediata presa in carico. Save the Children e' attualmente presente sull'isola di Lampedusa, in Puglia e in Sicilia nell'ambito del progetto Praesidium del Ministero dell'Interno, in coordinamento con le organizzazioni partner del progetto, Unhcr e Oim, in un'ottica di supporto alla pianificazione di un'efficace risposta alla crisi umanitaria in corso.
In Puglia il team di Save the Children ha incontrato quasi 30 minori arrivati a Bari con il ponte aereo organizzato negli scorsi giorni, ma ritiene che molti siano i presunti minori presenti ad oggi nei Centri di Brindisi e Foggia che verranno visitati con urgenza dagli operatori dell'Organizzazione. I team di Save the Children presenti a Lampedusa, Sicilia e Puglia stanno operando in emergenza per intercettare i presunti minori e garantire loro supporto. ''E' una corsa contro il tempo. E' fondamentale riconoscere i minori non accompagnati e collocarli in comunita' per minori del territorio il prima possibile o, perlomeno, all'interno dei Centri per migranti su tutto il territorio, garantire che trovino alloggio temporaneo in strutture separate dagli adulti. Da Lampedusa e' altrettanto importante che venga data priorita' al loro trasferimento verso il territorio nazionale'' dice Carlotta Bellini, Responsabile Protezione dei minori di Save the Children.
Save the Children sottolinea la necessita' di assicurare il rispetto di standard di protezione e di accoglienza per i migranti e, in particolare, per i minori presenti nelle aree di sbarco e nei Centri di prima accoglienza e di attivare tutta la rete dei servizi di pronta accoglienza per i minori, per assicurare la loro immediata presa in carico. Save the Children e' attualmente presente sull'isola di Lampedusa, in Puglia e in Sicilia nell'ambito del progetto Praesidium del Ministero dell'Interno, in coordinamento con le organizzazioni partner del progetto, Unhcr e Oim, in un'ottica di supporto alla pianificazione di un'efficace risposta alla crisi umanitaria in corso.
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