BRINDISI. Confartigianato ritorna a sollecitare l’Amministrazione comunale ad impegni concreti sul problema della TARSU. "Sono anni ormai – afferma Antonio Ignone, presidente provinciale di Confartigianato - che ci spendiamo contro l’assoggettamento indiscriminato alla T.A.R.S.U. per quelle attività economiche che di fatto provvedono prontamente, già a proprie spese e cura, alla raccolta differenziata, mediante apposite società autorizzate dalla Regione, dei rifiuti speciali e nocivi prodotti dai propri cicli di lavorazione e non assimilabili, come tali, ai rifiuti urbani”.
La questione investe principalmente tante autocarrozzerie, autofficine di riparazione veicoli, gommisti, garagisti e altre ancora categorie operanti a Brindisi. Costoro sono vittime designate di una tassazione indiscriminata da parte della società concessionaria. Non ci stanchiamo di ripetere che, a nostro parere e secondo quanto affermato in autorevoli e numerosi pareri legali, ciò che accade a Brindisi è assolutamente sbagliato e penalizza gravemente le aziende.
Purtroppo ancora oggi sono tante le aziende vessate da questa situazione nonostante provvedano, in maniera autonoma, come previsto dalla normativa in materia di TARSU (adesso TIA), allo smaltimento di rifiuti speciali, tossici e nocivi. Queste aziende continuano a ricevere periodicamente le notifiche degli avvisi di pagamento relative al mancato preteso versamento nelle casse del Comune della Tarsu con riferimento ai locali in cui si esercita l'attività di impresa.
A tal riguardo, Confartigianato precisa che, tra l'altro, viene tassata l'intera superficie aziendale senza escludere locali che, per la loro oggettiva destinazione d'uso e/o per le caratteristiche strutturali, non sono assolutamente idonee a produrre rifiuto alcuno. Ovviamente ciò grava le imprese di ulteriore costo.
La questione investe principalmente tante autocarrozzerie, autofficine di riparazione veicoli, gommisti, garagisti e altre ancora categorie operanti a Brindisi. Costoro sono vittime designate di una tassazione indiscriminata da parte della società concessionaria. Non ci stanchiamo di ripetere che, a nostro parere e secondo quanto affermato in autorevoli e numerosi pareri legali, ciò che accade a Brindisi è assolutamente sbagliato e penalizza gravemente le aziende.
Purtroppo ancora oggi sono tante le aziende vessate da questa situazione nonostante provvedano, in maniera autonoma, come previsto dalla normativa in materia di TARSU (adesso TIA), allo smaltimento di rifiuti speciali, tossici e nocivi. Queste aziende continuano a ricevere periodicamente le notifiche degli avvisi di pagamento relative al mancato preteso versamento nelle casse del Comune della Tarsu con riferimento ai locali in cui si esercita l'attività di impresa.
A tal riguardo, Confartigianato precisa che, tra l'altro, viene tassata l'intera superficie aziendale senza escludere locali che, per la loro oggettiva destinazione d'uso e/o per le caratteristiche strutturali, non sono assolutamente idonee a produrre rifiuto alcuno. Ovviamente ciò grava le imprese di ulteriore costo.