BARI. Il Treno della memoria "ogni anno ha un significato importante". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ai 700 ragazzi, provenienti da 10 regioni italiane, in partenza da Bari con il Treno della Memoria per Auschwitz-Birkenau. E' importante, per il presidente Vendola, "consentire che le giovani generazioni possano vivere in prima persona l'esperienza del viaggio, viaggio inteso come deportazione, come discesa negli inferi, la conoscenza del campo, il lagher, Birkenau, Auschwitz, il luogo in cui Primo Levi si interrogava se l'umanita' ridotta a quel rango, spogliata e deprivata di qualunque dignita', se poteva ancora essere considerata porzione dell' umanita': se questo e' un uomo".
"Vedere cosa significa la stigmatizzazione delle diversita' - ha aggiunto Vendola - essere gasati e passati per il cammino in quanto ebrei, in quanto slavi, zingari, oppositori politici. Questo e' stato: milioni e milioni di persone sono passate per la macchina dello sterminio. Oggi noi viviamo in un' Europa in cui tornano ogni tanto i fantasmi dell'intolleranza, della discriminazione, della violenza nei confronti di ogni tipo di diversita'". Per questo, secondo Vendola, "bisogna che il Treno della Memoria diventi il treno della nostra vita quotidiana, quella capace di discernere il bene dal male e di costruire un futuro di convivialita'. Le giovani generazioni hanno questo dovere. La mia generazione ha molto peccato: ha consentito che la memoria fosse offuscata, che perdessimo la memoria ed e' per questo - ha concluso - che sono tornati i veleni del passato. Bisogna affidare alle giovani generazioni il compito di ricordare cio' che e' stato perche' non accada mai piu'".
"Vedere cosa significa la stigmatizzazione delle diversita' - ha aggiunto Vendola - essere gasati e passati per il cammino in quanto ebrei, in quanto slavi, zingari, oppositori politici. Questo e' stato: milioni e milioni di persone sono passate per la macchina dello sterminio. Oggi noi viviamo in un' Europa in cui tornano ogni tanto i fantasmi dell'intolleranza, della discriminazione, della violenza nei confronti di ogni tipo di diversita'". Per questo, secondo Vendola, "bisogna che il Treno della Memoria diventi il treno della nostra vita quotidiana, quella capace di discernere il bene dal male e di costruire un futuro di convivialita'. Le giovani generazioni hanno questo dovere. La mia generazione ha molto peccato: ha consentito che la memoria fosse offuscata, che perdessimo la memoria ed e' per questo - ha concluso - che sono tornati i veleni del passato. Bisogna affidare alle giovani generazioni il compito di ricordare cio' che e' stato perche' non accada mai piu'".