Uccise ladro a fucilate: condannato a 6 anni agricoltore di Stornarella
FOGGIA. E' stato condannato a sei anni di reclusione, Domenico Corbo, l'agricoltore di 57 anni di Stornarella, in provincia di Foggia, accusato di aver ucciso il 6 marzo dello scorso anno Ionel Marin, cittadino romeno di 38 anni, che avrebbe tentato di rubare nell'azienda dell'agricoltore. La sentenza e' stata emessa nel pomeriggio, dal gup del tribunale di Foggia Rita Curci, al termine del processo che si e' svolto con il rito abbreviato. L'agricoltore di Stornarella e' stato condannato a 4 anni di carcere per omicidio colposo e a due anni per detenzione illegale di arma da fuoco. Nella requisitoria il pubblico ministero, Luciana Silvestris, aveva chiesto una condanna 16 anni di reclusione.
IL FATTO - Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Corbo aveva subito numerosi furti nella sua azienda agricola e quella sera ha sentito i cani abbaiare. Cosi', armato di un fucile calibro 12, disse ai carabinieri di aver visto due persone che si trovavano vicino il cancello di ingresso e per questo sparo' alcuni colpi di fucile in aria. L'uomo sparo' nuovamente mentre i due fuggivano su un'auto. Un proiettile colpi' alla nuca, uccidendolo, il cittadino romeno che era alla guida del mezzo.
"Una ennesima prova - ha commentato l'avvocato Michele Vaira, legale di Corbo - di indipendenza e qualita' giuridica della dottoressa Curci che ha sovvertito il giudicato cautelare di ben quattro suoi colleghi che propendevano per l' omicidio volontario e che ha reso una giusta sentenza per un fatto obiettivamente triste per tutte le persone coinvolte".
IL FATTO - Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Corbo aveva subito numerosi furti nella sua azienda agricola e quella sera ha sentito i cani abbaiare. Cosi', armato di un fucile calibro 12, disse ai carabinieri di aver visto due persone che si trovavano vicino il cancello di ingresso e per questo sparo' alcuni colpi di fucile in aria. L'uomo sparo' nuovamente mentre i due fuggivano su un'auto. Un proiettile colpi' alla nuca, uccidendolo, il cittadino romeno che era alla guida del mezzo.
"Una ennesima prova - ha commentato l'avvocato Michele Vaira, legale di Corbo - di indipendenza e qualita' giuridica della dottoressa Curci che ha sovvertito il giudicato cautelare di ben quattro suoi colleghi che propendevano per l' omicidio volontario e che ha reso una giusta sentenza per un fatto obiettivamente triste per tutte le persone coinvolte".