BARI. Alle audizioni dell’assessore Guglielmo Minervini e dell’ing. Domenico di Paola di Aeroporti di Puglia, in V commissione è seguito un approfondito dibattito su vari aspetti del delicato problema dei trasporti.
L’assessore ha dapprima “tranquillizzato” il consigliere SEL Alfredo Cervellera ed il presidente della V commissione Donato Pentassuglia sui progetti logistici relativi alla città di Taranto.
“Taranto – ha detto Minervini – è un punto nevralgico, una città cruciale su cui abbiamo un’attenzione speciale. Nella serie di obiettivi strategici previsti c’è il potenziamento della Tangenziale sud, ma anche l’incremento viario e di servizi tra l’aeroporto di Grottaglie ed il porto di Taranto”.
Il capogruppo de “La Puglia prima di Tutto”, Francesco Damone, ha invece sollevato due problemi riguardanti il territorio di Foggia: il porto di Manfredonia (“un’opera su cui sono state investite somme ingenti, ed ora assolutamente inutilizzato”) e l’aeroporto Gino Lisa. “In assoluta controtendenza – ha ribadito Damone – dichiaro che non possiamo permetterci di avere un ospedale ed un aeroporto sotto ogni casa. Se il sistema aeroportuale foggiano non decolla, allora con onestà parliamone alla gente senza illuderla, ed offrendo collegamenti alternativi come la metropolitana veloce Foggia-Bari”.
“Le parole di Damone – ha concordato Minervini – sono musica per le mie orecchie. Non dobbiamo potenziare solo le infrastrutture, ma anche i servizi, perché se un cittadino del Gargano potrà raggiungere rapidamente l’aeroporto di Bari, non avrà bisogno di chiedere insistentemente uno scalo aereo nella sua provincia”.
“Prevedere il futuro è difficile – ha sottolineato l’ing. Di Paola – ma per l’aeroporto di Foggia abbiamo grandi progetti, altrimenti non si spiegherebbe il nostro investimento che allunga la pista del Gino Lisa, così da permettere ad altre compagnie di scegliere Foggia come scalo. E’ importante, però, anche migliorare i collegamenti con l’aeroporto di Bari”.
Diversi invece per Di Paola i progetti di intervento sull’aeroporto di Grottaglie. “Taranto è situata in una zona straordinaria dal punto di vista strategico, ma al momento non è sufficiente né un grande aeroporto, né un grande porto, è necessario invece un serio studio di fattibilità ed attuazione del programma”.
A margine dell’audizione l’ing. Di Paola ha poi voluto informare la commissione di quanto succede in questi giorni all’aeroporto di Brindisi. “I servizi di assistenza ai viaggiatori – ha spiegato Di Paola – sono da qualche giorno gestiti oltre che da noi, da un nuovo soggetto: un consorzio di due enti, uno di Roma e l’altro di Napoli. Questo è lecito, perché questo tipo di servizi non è esclusivo della società di gestione degli aeroporti. Questi operatori possono però accedere alla realtà aeroportuale, solo se in possesso di specifica certificazione. Questa certificazione è stata data dall’Enac al nuovo operatore nel giro di 24 ore, senza chiedere la nostra opinione, e condizionando la certificazione all’acquisizione dei requisiti. Quindi, l’Enac ha rilasciato la certificazione ad un operatore che i requisiti non li aveva. Ho scritto all’Enac una lettera di protesta, ma ho chiesto anche al presidente Vendola di intervenire perché l’Enac applichi ad altri lo stesso rigore che a suo tempo è stato utilizzato con noi di Aeroporti di Puglia. Non è una semplice questione di principio: ci sono in ballo 75 posti di lavoro che cercheremo di tutelare in ogni modo”
L’assessore ha dapprima “tranquillizzato” il consigliere SEL Alfredo Cervellera ed il presidente della V commissione Donato Pentassuglia sui progetti logistici relativi alla città di Taranto.
“Taranto – ha detto Minervini – è un punto nevralgico, una città cruciale su cui abbiamo un’attenzione speciale. Nella serie di obiettivi strategici previsti c’è il potenziamento della Tangenziale sud, ma anche l’incremento viario e di servizi tra l’aeroporto di Grottaglie ed il porto di Taranto”.
Il capogruppo de “La Puglia prima di Tutto”, Francesco Damone, ha invece sollevato due problemi riguardanti il territorio di Foggia: il porto di Manfredonia (“un’opera su cui sono state investite somme ingenti, ed ora assolutamente inutilizzato”) e l’aeroporto Gino Lisa. “In assoluta controtendenza – ha ribadito Damone – dichiaro che non possiamo permetterci di avere un ospedale ed un aeroporto sotto ogni casa. Se il sistema aeroportuale foggiano non decolla, allora con onestà parliamone alla gente senza illuderla, ed offrendo collegamenti alternativi come la metropolitana veloce Foggia-Bari”.
“Le parole di Damone – ha concordato Minervini – sono musica per le mie orecchie. Non dobbiamo potenziare solo le infrastrutture, ma anche i servizi, perché se un cittadino del Gargano potrà raggiungere rapidamente l’aeroporto di Bari, non avrà bisogno di chiedere insistentemente uno scalo aereo nella sua provincia”.
“Prevedere il futuro è difficile – ha sottolineato l’ing. Di Paola – ma per l’aeroporto di Foggia abbiamo grandi progetti, altrimenti non si spiegherebbe il nostro investimento che allunga la pista del Gino Lisa, così da permettere ad altre compagnie di scegliere Foggia come scalo. E’ importante, però, anche migliorare i collegamenti con l’aeroporto di Bari”.
Diversi invece per Di Paola i progetti di intervento sull’aeroporto di Grottaglie. “Taranto è situata in una zona straordinaria dal punto di vista strategico, ma al momento non è sufficiente né un grande aeroporto, né un grande porto, è necessario invece un serio studio di fattibilità ed attuazione del programma”.
A margine dell’audizione l’ing. Di Paola ha poi voluto informare la commissione di quanto succede in questi giorni all’aeroporto di Brindisi. “I servizi di assistenza ai viaggiatori – ha spiegato Di Paola – sono da qualche giorno gestiti oltre che da noi, da un nuovo soggetto: un consorzio di due enti, uno di Roma e l’altro di Napoli. Questo è lecito, perché questo tipo di servizi non è esclusivo della società di gestione degli aeroporti. Questi operatori possono però accedere alla realtà aeroportuale, solo se in possesso di specifica certificazione. Questa certificazione è stata data dall’Enac al nuovo operatore nel giro di 24 ore, senza chiedere la nostra opinione, e condizionando la certificazione all’acquisizione dei requisiti. Quindi, l’Enac ha rilasciato la certificazione ad un operatore che i requisiti non li aveva. Ho scritto all’Enac una lettera di protesta, ma ho chiesto anche al presidente Vendola di intervenire perché l’Enac applichi ad altri lo stesso rigore che a suo tempo è stato utilizzato con noi di Aeroporti di Puglia. Non è una semplice questione di principio: ci sono in ballo 75 posti di lavoro che cercheremo di tutelare in ogni modo”