Ancora arrivi a Lampedusa: Lombardo a Berlusconi, caso in Cdm

ROMA. ''I lampedusani non ne possono più. Donne e bambini non possono più uscire di casa per questioni di sicurezza. C'è pericolo di epidemie. Ho sentito al telefono Berlusconi, si parlerà del caso Lampedusa al prossimo Cdm''. Così Raffaele Lombardo, durante un suo sopralluogo a Lampedusa.
Il leader dell'Mpa propone: ''I profughi vanno fermati in mare, prima che arrivino a Lampedusa. Si attrezzino delle navi stabilmente ancorate e lì si svolgano funzioni che spettano al Cie''. Lombardo spiega all'ADNKRONOS: ''Noi da qui non ci muoviamo fino a quando il problema non sarà risolto, il governo deve intervenire''.
Già in mattinata, il governatore, rimarcando che ''Lampedusa sembra ormai un'isola tunisina non più territorio italiano'', aveva rivolto ''un forte appello al presidente della Repubblica, al governo nazionale e a chiunque abbia responsabilità e possibilità di intervento perché si faccia in modo che Lampedusa torni ad essere territorio italiano''.
Intanto non si arresta il flusso di migranti in arrivo. E' stato avvisato a al largo di Lampedusa un barcone proveniente dalla Libia. A bordo circa 300 persone, presumibilmente profughi di nazionalità eritrea. Nel frattempo, sono stati fatti sbarcare a Linosa i 284 immigrati che ieri erano stati soccorsi dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Nel corso dell'operazione, un elicottero della Marina in dotazione alla nave Etna ha preso a bordo una donna che aveva appena partorito un bambino (entrambi ora sono in buone condizioni all'ospedale di Lampedusa). L'elicottero ha caricato anche un'altra donna incinta al quarto mese, che però ha perso il bambino.
Mentre si è conclusa in mattinata a Mineo, nel catanese, davanti il 'Villaggio della solidarietà' che ospita circa 1.500 extracomunitari, la manifestazione organizzata dai sindaci della zona per chiedere "maggiore sicurezza". Alla manifestazione hanno preso parte circa un migliaio di persone e diversi esponenti politici, fra deputati nazionali, regionali e locali.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini, a 'Domenica Cinque', rilancia la proposta di rimpatrio assistito. ''Il ministro Maroni ed io abbiamo chiesto molte volte all'Europa di intervenire. L'Europa ha detto di essere disponibile agli aiuti dando finanziamenti su un fondo europeo per restituire e mandare a casa gli immigrati. Ci sembra strano che si debba dire di no. Questi sono soldi dell'Europa. Possiamo dire all'Europa non aiutateci abbiamo scherzato? Credo che neanche un euro debba uscire dal bilancio dello Stato, ma dal bilancio dell'Europa che è stata inerte sino ad ora questo aiuto può essere accolto''.
Dalle colonne del 'Giornale' la Lega propone un 'blocco navale'. ''E' necessario che le barche non superino le acque libiche. Vanno rispedite indietro come si farebbe con le navi colpite dall'embargo'', ha dichiarato il capogruppo al Senato della Lega Federico Bricolo.