di Nicola Zuccaro. La ridda dei nomi sui probabili acquirenti del Bari circolante in questi giorni sulle pagine dei giornali cartacei e online viene meno nel momento in cui il Giornale di Puglia rivela quanto segue.
Come descritto nell'edizione di Martedì 22 Marzo, la Ns testata giornalistica aveva presenziato al dibattito tenutosi il 21 presso il Castello Svevo tra Fitto, D'Alema e Casini. Fra i tanti volti noti della politica e dell'imprenditoria socale si annotava la presenza di Michele Matarrese, detto il "Patriarca", e di Nicola De Bartolomeo. Puntuale è la seguente domanda: perchè erano lì?
sarebbe semplice rispondere che erano stati inviati per i legami di antica amicizia che lega entrambi alla famiglia Di Staso, ma la partecipazione di Raffaele Fitto al confronto con Casini e D'Alema farebbe pensare a ben altro. I due, da sempre vicini al centro-destra ed in particolare al Pdl, e negli ultimi tempi ancor di più al Ministro degli Affari Regionali, erano lì per allacciare contatti per la cessione dell'As Bari. Quanto ad essa, è utile informare i lettori del Ns. Giornale sulle posizioni differenti di M. Matarrese e di N. De Bartolomeo. Il patriarca, da sempre allergico al "pallone" pur di incontrare l'ostilità dei fratelli (gli appassionati Vincenzo e Antonio), ha più volte pressato l'intera famiglia a uscire di scena dal mondo del calcio. Nicola De Bartolomeo, in qualità di socio minoritario (detiene il 10% del pacchetto azionario del Bari), è invece l'uomo della trattativa, anche se, come si è appreso negli ultimi giorni, è stato affidato ufficialmente l'incarico per trattare coi nuovi acquirenti al figlio Domenico, componente del Consiglio di Amministrazione dell'As Bari. Ma c'è di più quanto a Nicola De Bartolomeo dal punto di vista politico-elettorale. L'ex presidente della Sezione Edili di Confidustria in Terra di Bari ha ricoperto il ruolo di spalla a Rocco Palese in occasione delle Regionali del 2010, perse con la riconferma di Vendola a governatore. In virtù di quel sacrificio in tempo di elezioni e dell'asse che lega i Kennedy di Puglia al ministro Fitto - testimoniata dalla presenza di uno dei loro rampolli, ossia il nipote Salvatore Greco, consigliere e segretario regionale della Puglia Prima di Tutto - lo stesso Ministro degli Affari Regionali potrebbe, alla luce di questo quadro, ricoprire un ruolo determinante sul futuro societario del blasone biancorosso. Non in prima persona, ma tessendo da buon erede democristiano quelle tele lungo le quali poter far dormire sonni tranquilli a chi, come i Matarrese e in seconda battuta ai De Bartolomeo, hanno retto nel bene e nel male il calcio a Bari.
Come descritto nell'edizione di Martedì 22 Marzo, la Ns testata giornalistica aveva presenziato al dibattito tenutosi il 21 presso il Castello Svevo tra Fitto, D'Alema e Casini. Fra i tanti volti noti della politica e dell'imprenditoria socale si annotava la presenza di Michele Matarrese, detto il "Patriarca", e di Nicola De Bartolomeo. Puntuale è la seguente domanda: perchè erano lì?
sarebbe semplice rispondere che erano stati inviati per i legami di antica amicizia che lega entrambi alla famiglia Di Staso, ma la partecipazione di Raffaele Fitto al confronto con Casini e D'Alema farebbe pensare a ben altro. I due, da sempre vicini al centro-destra ed in particolare al Pdl, e negli ultimi tempi ancor di più al Ministro degli Affari Regionali, erano lì per allacciare contatti per la cessione dell'As Bari. Quanto ad essa, è utile informare i lettori del Ns. Giornale sulle posizioni differenti di M. Matarrese e di N. De Bartolomeo. Il patriarca, da sempre allergico al "pallone" pur di incontrare l'ostilità dei fratelli (gli appassionati Vincenzo e Antonio), ha più volte pressato l'intera famiglia a uscire di scena dal mondo del calcio. Nicola De Bartolomeo, in qualità di socio minoritario (detiene il 10% del pacchetto azionario del Bari), è invece l'uomo della trattativa, anche se, come si è appreso negli ultimi giorni, è stato affidato ufficialmente l'incarico per trattare coi nuovi acquirenti al figlio Domenico, componente del Consiglio di Amministrazione dell'As Bari. Ma c'è di più quanto a Nicola De Bartolomeo dal punto di vista politico-elettorale. L'ex presidente della Sezione Edili di Confidustria in Terra di Bari ha ricoperto il ruolo di spalla a Rocco Palese in occasione delle Regionali del 2010, perse con la riconferma di Vendola a governatore. In virtù di quel sacrificio in tempo di elezioni e dell'asse che lega i Kennedy di Puglia al ministro Fitto - testimoniata dalla presenza di uno dei loro rampolli, ossia il nipote Salvatore Greco, consigliere e segretario regionale della Puglia Prima di Tutto - lo stesso Ministro degli Affari Regionali potrebbe, alla luce di questo quadro, ricoprire un ruolo determinante sul futuro societario del blasone biancorosso. Non in prima persona, ma tessendo da buon erede democristiano quelle tele lungo le quali poter far dormire sonni tranquilli a chi, come i Matarrese e in seconda battuta ai De Bartolomeo, hanno retto nel bene e nel male il calcio a Bari.