TORITTO (BA). Una vera e propria centrale della contraffazione, dotata di una stamperia abusiva, e' stata scoperta a Toritto da militari della Guardia di Finanza di Bari. Sono stati sequestrati 400 articoli tra prodotti contraffatti e materiali per l'illecita riproduzione di marchi.
Le Fiamme Gialle hanno fermato un commerciante ambulante di 52 anni, originario di Bitonto che vendeva capi di abbigliamento contraffatti. Poi hanno approfondito i controlli, scoprendo che l'uomo aveva messo in piedi una catena di produzione del falso che non si fermava al solo commercio ma comprendeva anche la stampa delle etichette e la fabbricazione dei capi contraffatti. Infatti, all'interno della sua attivita' sono stati scoperti oltre 100 capi appena 'sfornati' dalla pressa a caldo e 26 'transfer' per stampa su tessuto (Lupin, Chanel, Dior, Annie Ked's, ecc.), questi ultimi pronti per essere impressi su articoli di abbigliamento anonimi e di poco valore.
All'interno dei locali vi erano macchinari, cucitrici ed altre attrezzature utili alla produzione del falso, come pure un personal computer che conteneva 260 files di immagini da stampare e da applicare sui capi di maglieria. Sono stati nel contempo individuati e segnalati nove lavoratori 'in nero', cioe' assunti senza il rispetto delle norme contributive e previdenziali. Le attrezzature e le merci giacenti sono state sequestrate mentre l'ambulante e' stato denunciato all'Autorita' Giudiziaria.
Le Fiamme Gialle hanno fermato un commerciante ambulante di 52 anni, originario di Bitonto che vendeva capi di abbigliamento contraffatti. Poi hanno approfondito i controlli, scoprendo che l'uomo aveva messo in piedi una catena di produzione del falso che non si fermava al solo commercio ma comprendeva anche la stampa delle etichette e la fabbricazione dei capi contraffatti. Infatti, all'interno della sua attivita' sono stati scoperti oltre 100 capi appena 'sfornati' dalla pressa a caldo e 26 'transfer' per stampa su tessuto (Lupin, Chanel, Dior, Annie Ked's, ecc.), questi ultimi pronti per essere impressi su articoli di abbigliamento anonimi e di poco valore.
All'interno dei locali vi erano macchinari, cucitrici ed altre attrezzature utili alla produzione del falso, come pure un personal computer che conteneva 260 files di immagini da stampare e da applicare sui capi di maglieria. Sono stati nel contempo individuati e segnalati nove lavoratori 'in nero', cioe' assunti senza il rispetto delle norme contributive e previdenziali. Le attrezzature e le merci giacenti sono state sequestrate mentre l'ambulante e' stato denunciato all'Autorita' Giudiziaria.