ALTAMURA (BA). Le Guardie per l'Ambiente e i militari della Guardia di Finanza irrompono in un locale nel centro cittadino scoprendo decine e decine di uccellini detenuti in un vano nascosto all'interno di una attività commerciale, che era, peraltro, completamente sconosciuta al fisco. Diversi esemplari di cardellini (Carduelis carduelis), calandre (Melanocorypha calandra) e di fringuelli (Fringilla coelebs) erano trattenuti in numerose gabbie le cui dimensioni sono risultate pure del tutto insufficienti alla corretta detenzione dei piccoli animali, i quali erano privati costantemente di luce naturale. Il luogo, un piccolo vano, era accessibile mediante un varco ben mascherato.
L'allegro signore, un vecchietto con la "passione" da bambino (la solita giustificazione) incurante del disvalore di quanto svolgeva, è stato pertanto segnalato alla Procura della Repubblica di Bari per uccellagione, cattura e detenzione di specie particolarmente protette, maltrattamento animale e furto venatorio.
Un servizio mirato e alle cui attività hanno partecipato anche le guardie della PRO Natura e i volontari della LIPU.
La detenzione e vendita di fauna selvatica si ripresente ancora come un fenomeno preoccupante, che rispecchia comunque un andamento costante. I cardellini, per esempio, oltre che come animale da gabbia, serve soprattutto per la riproduzione in cattività specie con i domestici canarini, al fine di ottenere incroci con varianti di canto molto apprezzate nel mondo degli allevatori. Un fenomeno agevolato senz’altro dall’esiguità della pena che poco o nulla scoraggia chi, con tale commercio, riesce a vendere un singolo incrocio fino a 250 euro.
L'allegro signore, un vecchietto con la "passione" da bambino (la solita giustificazione) incurante del disvalore di quanto svolgeva, è stato pertanto segnalato alla Procura della Repubblica di Bari per uccellagione, cattura e detenzione di specie particolarmente protette, maltrattamento animale e furto venatorio.
Un servizio mirato e alle cui attività hanno partecipato anche le guardie della PRO Natura e i volontari della LIPU.
La detenzione e vendita di fauna selvatica si ripresente ancora come un fenomeno preoccupante, che rispecchia comunque un andamento costante. I cardellini, per esempio, oltre che come animale da gabbia, serve soprattutto per la riproduzione in cattività specie con i domestici canarini, al fine di ottenere incroci con varianti di canto molto apprezzate nel mondo degli allevatori. Un fenomeno agevolato senz’altro dall’esiguità della pena che poco o nulla scoraggia chi, con tale commercio, riesce a vendere un singolo incrocio fino a 250 euro.