MILANO. L'Inter batte il Lecce in una gara piu' complicata del previsto, ma la zampata di Pazzini pesa tantissimo sull'economia di questo campionato. A San Siro e' 1-0, -2 dal Milan sconfitto ieri a Palermo, e ulteriore segnale, ce ne fosse ancora bisogno, che l'Inter c'e', e' li', non bella come a Monaco ma cosi' presente e concreta da mettere paura ai cugini rossoneri.
PRATICA COMPLICATA - Aver visto il Milan perdere al Barbera col Palermo deve aver messo un po' di ansia alla squadra di Leonardo, che nel primo tempo non e' la squadra ammirata contro il Bayern appena quattro giorni fa, al cospetto di un onesto Lecce, tutto cuore e barricate.
Eppure Leonardo sceglie la formula piu' pesante, Eto'o, Pazzini, Sneijder e Pandev tutti all'assalto del forte salentino, che resiste senza nemmeno strafare per 45 minuti.
E' UN'INTER DA SECONDI TEMPI - In tribuna si preoccupano in pochi, perche' l'Inter di Leonardo ha nel Dna i secondi tempi. E in effetti e' cosi', perche' al primo vero affondo il -2 dal Milan diventa realta': palla dentro per Pazzini che stoppa tra petto e braccio ma in modo regolare e in spaccata si regala il gol piu' pesante di questo campionato battendo Rosati. Quello che avvicina il Diavolo e mette a fuoco un derby che alla ripresa delle ostilita', dopo la sosta Nazionale, diventa addirittura da sorpasso. Battere il Milan sara' la parola d'ordine per invertire il trend scudetto, fino ad ora tutto appannaggio dei rossoneri. Sara' un derby ad altissima tensione, senza Ibra, squalificato, e Lucio, che si fa ammonire ingenuamente; anche lui non ci sara'.
Finisce 1-0 e Leonardo non voleva altro: la rimonta e' quasi completa, appena una settimana fa, dopo il pari di Brescia, sembrava pura utopia.
PRATICA COMPLICATA - Aver visto il Milan perdere al Barbera col Palermo deve aver messo un po' di ansia alla squadra di Leonardo, che nel primo tempo non e' la squadra ammirata contro il Bayern appena quattro giorni fa, al cospetto di un onesto Lecce, tutto cuore e barricate.
Eppure Leonardo sceglie la formula piu' pesante, Eto'o, Pazzini, Sneijder e Pandev tutti all'assalto del forte salentino, che resiste senza nemmeno strafare per 45 minuti.
E' UN'INTER DA SECONDI TEMPI - In tribuna si preoccupano in pochi, perche' l'Inter di Leonardo ha nel Dna i secondi tempi. E in effetti e' cosi', perche' al primo vero affondo il -2 dal Milan diventa realta': palla dentro per Pazzini che stoppa tra petto e braccio ma in modo regolare e in spaccata si regala il gol piu' pesante di questo campionato battendo Rosati. Quello che avvicina il Diavolo e mette a fuoco un derby che alla ripresa delle ostilita', dopo la sosta Nazionale, diventa addirittura da sorpasso. Battere il Milan sara' la parola d'ordine per invertire il trend scudetto, fino ad ora tutto appannaggio dei rossoneri. Sara' un derby ad altissima tensione, senza Ibra, squalificato, e Lucio, che si fa ammonire ingenuamente; anche lui non ci sara'.
Finisce 1-0 e Leonardo non voleva altro: la rimonta e' quasi completa, appena una settimana fa, dopo il pari di Brescia, sembrava pura utopia.