Cie Manduria: Vendola, Ministero dell'Interno in stato confusionale

BARI. ''Il Ministero dell'interno e' in uno stato confusionale per quel che riguarda la gestione dell'emergenza profughi a Lampedusa e negli altri centri che si stanno allestendo nelle varie regioni''. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nell'informativa sulla situazione dei profughi in Puglia e nel centro di accoglienza allestito a Manduria letta questa sera in Consiglio regionale. Il presidente ha assicurato che la regione sta gia' provando ad attivare i percorsi per non farsi cogliere impreparata, nella consapevolezza che ''occorre garantire l'accoglienza, la solidarieta' e l'assistenza necessari per l'emergenza che si sta profilando''. (leggi anche: i cittadini di Manduria ed Oria hanno bisogno di chiarezza)
Vendola ha fatto presente che hanno avuto luogo una serie di riunioni con i comuni presso le Prefetture, in collaborazione con l'Anci e l'Upi. ''L'80% dei Comuni ha provveduto ad adeguarsi alle regole fissate per la mappa delle emergenze'', ha aggiunto. ''Gli altri lo faranno a breve''. A conferma ''della gestione approssimativa della emergenza profughi'' ha evidenziato ''di aver appreso in via non ufficiale dell'allestimento della tendopoli di Manduria, la cui configurazione giuridica non e' ancora ben chiara, atteso che il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, l'ha definita come un Centro di accoglienza e identificazione (Cai) e, in via breve, un 'prolungamento di Lampedusa'''.
Al momento nella tendopoli ''sono presenti 1200 persone di cui 16 donne, 4 in stato interessante''. Domani e' previsto un altro incontro tra ministero e regioni, nel quale Vendola spera ''di trovare un miglior 'luogo di discussione' per definire un modello organico di accoglienza''.

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