BARI. Oltre 400 milioni di euro sequestrati alla criminalita' organizzata, circa 75 i milioni versati al Fondo Unico di Giustizia. A fronte di queste entrate, le uscite non hanno superato i sette milioni. Sono alcuni dei risultati conseguiti a Bari dal 9 settembre 2009 al 31 dicembre 2010 dalla Procura della Repubblica che ha predisposto un vero e proprio Bilancio di Esercizio, cosi' come richiede la recente normativa.
Risultati finanziari di tutto rilievo specie se analizzati complessivamente: insieme ad altri dati, in modo particolare a quelli delle risorse umane in servizio alla Procura di Bari, che per alcuni reati e' competente oltre che per Bari, anche per le province di Foggia e Barletta-Andria-Trani. Su 34 magistrati togati (procuratore, aggiunti e sostituti) previsti dalla pianta organica, ve ne sono in servizio effettivo 26; su 31 magistrati onorari 25; 113 i militari e gli agenti del personale in servizio delle quattro sezione di polizia giudiziaria (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale); 134 gli addetti del personale amministrativo.
LA CARENZA D'ORGANICO - Una carenza complessiva di organico piu' volte denunciata dal Procuratore Antonio Laudati ''al quale - e' scritto in una nota - il Ministero della Giustizia ha dato parzialmente ascolto ampliando l'organico di due unita', ma non ancora in servizio''.
Una carenza di organico che nello stesso periodo ha, comunque, ''permesso il conseguimento di buoni risultati anche sul piano dello smaltimento dei procedimenti penali''. Al 9 settembre 2009 i procedimenti pendenti erano 83.996, 52.296 quelli che si sono aggiunti fino al 31 dicembre 2010, per un totale di 136.292: in poco piu' di un anno l'Ufficio, rende noto la Procura, e' riuscito a smaltirne 64.951, il numero dei pendenti alla fine dello scorso anno e' stato di 71.341.
Un buon risultato tenuto conto che, nello stesso periodo, la Procura ha condotto indagini che hanno prodotto 736 ordinanze di custodia cautelare che hanno coinvolto 1.811 persone raggiunte da provvedimenti cautelari in carcere o ai domiciliari. Decisamente maggiori le ordinanze cautelari che, invece, hanno colpito i patrimoni delle organizzazioni criminali.
I SEQUESTRI - A conferma di una tesi piu' volte sostenuta dal Procuratore: colpire i patrimoni della criminalita' e degli amministratori pubblici corrotti, a volte, e' una misura piu' efficace del carcere.
Su questo fronte la Procura di Bari, dal 9 settembre 2009 alla fine dello scorso anno, ha recuperato alla legalita' 507 beni immobili e 237 beni mobili ai quali e' stato dato un valore catastale di oltre 258 milioni per i primi e oltre quattro milioni per i secondi. I valori catastali non sono quelli di mercato per cui gli immobili se monetizzati porterebbero entrate superiori a quelli contabilizzati dalla Procura. Conti correnti e prodotti bancari e postali sequestrati o confiscati ammontano, invece, a oltre 149 milioni di euro. Sommando tutto (immobili, mobili e denaro) sono oltre 411 i milioni tolti alla malavita e agli amministratori pubblici corrotti.
Risultati finanziari di tutto rilievo specie se analizzati complessivamente: insieme ad altri dati, in modo particolare a quelli delle risorse umane in servizio alla Procura di Bari, che per alcuni reati e' competente oltre che per Bari, anche per le province di Foggia e Barletta-Andria-Trani. Su 34 magistrati togati (procuratore, aggiunti e sostituti) previsti dalla pianta organica, ve ne sono in servizio effettivo 26; su 31 magistrati onorari 25; 113 i militari e gli agenti del personale in servizio delle quattro sezione di polizia giudiziaria (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale); 134 gli addetti del personale amministrativo.
LA CARENZA D'ORGANICO - Una carenza complessiva di organico piu' volte denunciata dal Procuratore Antonio Laudati ''al quale - e' scritto in una nota - il Ministero della Giustizia ha dato parzialmente ascolto ampliando l'organico di due unita', ma non ancora in servizio''.
Una carenza di organico che nello stesso periodo ha, comunque, ''permesso il conseguimento di buoni risultati anche sul piano dello smaltimento dei procedimenti penali''. Al 9 settembre 2009 i procedimenti pendenti erano 83.996, 52.296 quelli che si sono aggiunti fino al 31 dicembre 2010, per un totale di 136.292: in poco piu' di un anno l'Ufficio, rende noto la Procura, e' riuscito a smaltirne 64.951, il numero dei pendenti alla fine dello scorso anno e' stato di 71.341.
Un buon risultato tenuto conto che, nello stesso periodo, la Procura ha condotto indagini che hanno prodotto 736 ordinanze di custodia cautelare che hanno coinvolto 1.811 persone raggiunte da provvedimenti cautelari in carcere o ai domiciliari. Decisamente maggiori le ordinanze cautelari che, invece, hanno colpito i patrimoni delle organizzazioni criminali.
I SEQUESTRI - A conferma di una tesi piu' volte sostenuta dal Procuratore: colpire i patrimoni della criminalita' e degli amministratori pubblici corrotti, a volte, e' una misura piu' efficace del carcere.
Su questo fronte la Procura di Bari, dal 9 settembre 2009 alla fine dello scorso anno, ha recuperato alla legalita' 507 beni immobili e 237 beni mobili ai quali e' stato dato un valore catastale di oltre 258 milioni per i primi e oltre quattro milioni per i secondi. I valori catastali non sono quelli di mercato per cui gli immobili se monetizzati porterebbero entrate superiori a quelli contabilizzati dalla Procura. Conti correnti e prodotti bancari e postali sequestrati o confiscati ammontano, invece, a oltre 149 milioni di euro. Sommando tutto (immobili, mobili e denaro) sono oltre 411 i milioni tolti alla malavita e agli amministratori pubblici corrotti.