Giappone: Fukushima, moderati miglioramenti ma continuano radiazioni

TOKYO. Gli ingegneri oggi hanno ottenuto un qualche successo nella loro missione per fermare il disastro alla centrale giapponese danneggiata dallo tsunami, sebbene la prova di una piccola fuoriuscita di radiazioni abbia evidenziato i pericoli della peggior crisi nucleare da Chernobyl 25 anni fa.
Trecento tecnici combattono all'interno di un'area pericolosa per salvare la centrale di Fukushima, composta da sei reattori, da quando la settimana scorsa è stata colpita dal sisma e dal maremoto che ha provocato finora 7.508 morti e 11.700 dispersi nel Giappone nordorientale.
La crisi multipla senza precedenti costerà alla terza maggiore economia mondiale quasi 200 miliardi di dollari nella maggiore ricostruzione che il Giappone dovrà affrontare dalla Seconda guerra mondiale.

LA CRISI DEL NUCLEARE - La crisi ha anche fatto saltare i programmi per l'energia nucleare praticamente in tutto il mondo. La situazione nel reattore più critico -- il numero 3 che contiene plutonio altamente tossico -- sembra essere migliorata dall'orlo del baratro in cui si trovava, dopo che i camion dei vigili del fuoco lo hanno riempito d'acqua per ore.
Si sono fatti passi avanti anche per far tornare l'energia alle pompe ad acqua utilizzate per raffreddare il combustibile nucleare.

"NON DOBBIAMO ESSERE TROPPO OTTIMISTI" - "Stiamo facendo progressi... (ma) non dobbiamo essere troppo ottimisti", ha detto Hidehiko Nishiyama, vice-generale all'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese.
Gli ingegneri hanno attaccato un cavo elettrico ai reattori 1 e 2, sperando di far tornare l'elettricità prima di tentare di accendere le pompe.
Contano di raggiungere poco dopo anche i reattori 3 e 4.

PRESSIONE STABILE IN REATTORE N.3 - Pressione stabilizzata nel reattore 3 e ripristino dell'elettricita' a quello nr.2. Sono gli sviluppi nella centrale di Fukushima 1 resi noti dalla societa' di gestione, la Tepco.
Tracce radioattive sono state rilevate su spinaci e latte a Fukushima e per la prima volta a Taiwan su fave importate dal sud del Giappone.
Una donna di 80 anni e un ragazzo di 16 sono stati trovati vivi tra le macerie nella prefettura giapponese di Miyagi nove giorni dal terremoto

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