BARI. Nell’ambito delle indagini sugli agguati avvenuti negli ultimi giorni a Bari, i carabinieri hanno arrestato per favoreggiamento il pregiudicato Antonio Battista di 40 anni, rimasto ferito ad una mano martedì scorso davanti alla stazione dei carabinieri di Carbonara perchè raggiunto da colpi di pistola sparati da persone non ancora identificate. Battista è il cognato del boss Antonio Di Cosola.
Oltre a Battista i carabinieri hanno arrestato oggi anche un suo conoscente, Emanuele Sorrentino, di 31 anni, sorvegliato speciale, perchè nella sua abitazione, nel corso di controlli, i militari hanno trovato una pistola semiautomatica calibro 9x21 clandestina, con matricola cancellata, con 12 colpi, pronta a far fuoco.
Battista, che è in libertà vigilata, è accusato di favoreggiamento aggravato per aver fornito dichiarazioni evasive e contrastanti riguardo al ferimento di cui è rimasto vittima martedì sera, proprio mentre, a bordo di uno scooter, stava raggiungendo la Caserma dei carabinieri per firmare il registro delle presenze. Sorrentino deve rispondere di detenzione di arma da fuoco.
La pistola era nascosta sotto il materasso della camera da letto dell’uomo. Saranno ora gli accertamenti balistici, che saranno compiuti dagli esperti della sezione investigazioni scientifiche (Sis), a stabilire se l’arma sia stata usata nei recenti fatti di sangue avvenuti nel capoluogo pugliese. Le indagini proseguono con perquisizione e audizioni di testimoni.
Oltre a Battista i carabinieri hanno arrestato oggi anche un suo conoscente, Emanuele Sorrentino, di 31 anni, sorvegliato speciale, perchè nella sua abitazione, nel corso di controlli, i militari hanno trovato una pistola semiautomatica calibro 9x21 clandestina, con matricola cancellata, con 12 colpi, pronta a far fuoco.
Battista, che è in libertà vigilata, è accusato di favoreggiamento aggravato per aver fornito dichiarazioni evasive e contrastanti riguardo al ferimento di cui è rimasto vittima martedì sera, proprio mentre, a bordo di uno scooter, stava raggiungendo la Caserma dei carabinieri per firmare il registro delle presenze. Sorrentino deve rispondere di detenzione di arma da fuoco.
La pistola era nascosta sotto il materasso della camera da letto dell’uomo. Saranno ora gli accertamenti balistici, che saranno compiuti dagli esperti della sezione investigazioni scientifiche (Sis), a stabilire se l’arma sia stata usata nei recenti fatti di sangue avvenuti nel capoluogo pugliese. Le indagini proseguono con perquisizione e audizioni di testimoni.