di Giuseppe Argese. Il derby dista ancora due settimane, ma a San Siro sembra già di essere al 2 aprile. In 52mila in uno stadio che ribolle di entusiasmo se si considera che l'avversario di turno dell'Inter è il "piccolo" Lecce. Una sorta di festa già scritta perché per chi ha espugnato Monaco l'occasione di andare a -2 dal Milan capolista è troppo ghiotta per essere sprecata. Sulla carta, certo. Basta ricordare cosa ha fatto il Bari proprio al "Meazza" una settimana fa per non prendere sottogamba l'impegno. Ma vediamo alla cronaca della gara. Il Lecce gioca a viso aperto sin dai primi minuti e rischia ripetutamente il contropiede, tra il 4’ ed il 6’ sono Sneijder e Pazzini a trovarsi soli davanti a Rosati; stessa sorte capita all’8’ a Mesbah, ma Julio Cesar sventa qualsiasi possibile pericolo. Al 14’ grande occasione per gli ospiti: Maicon perde palla e consente a Brivio di involarsi sulla fascia sinistra, il suo cross viene prontamente calciato da Corvia, palla di poco a lato. I neroazzurri non rimangono a guardare ed al 18’ si rendono pericolosi con una punizione calciata dall’olandese Sneijder: palla che finisce sulla rete esterna, Rosati controlla. Dopo queste occasioni iniziali la partita si spegne e fatica a decollare; i neroazzurri mantengono un possesso di palla sterile ed offrono qualche occasione ai salentini che, però, faticano a concretizzare. La ripresa comincia male per l'Inter che dopo due minuti vede Lucio ammonito: salterà il derby. La più netta palla gol dell’incontro però arriva al 50’, quando Sneijder dalla sinistra crossa splendidamente, Pazzini colpisce di testa ma Rosati si supera e mantiene la sua porta inviolata. Passa un solo minuto ed il bomber neroazzurro sigla la rete del vantaggio; Sneijder duetta con Pandev ed il macedone regala l’assist deciviso all’attaccante interista, che dal centro dell’area non fallisce. E' una bolgia perché significa che il Milan è soltanto a due punti. Per rilassarsi, tuttavia, è presto. L’undici di De Canio accusa il colpo e fatica a reagire.
I ragazzi di Leonardo cercano il raddoppio, ma senza esagerare, permettendo al Lecce di mettere la testa avanti più di una volta, sperando nel colpaccio. E l'occasione arriva quasi allo scadere, quando Bertolacci colpisce a botta sicura da due passi, ma la palla è centrale e Julio Cesar respinge. E' l'ultimo sussulto di una partita che verrà ricordata solo per essere stata quella che ci regalerà una delle stracittadine meneghine più attese degli ultimi anni.
I ragazzi di Leonardo cercano il raddoppio, ma senza esagerare, permettendo al Lecce di mettere la testa avanti più di una volta, sperando nel colpaccio. E l'occasione arriva quasi allo scadere, quando Bertolacci colpisce a botta sicura da due passi, ma la palla è centrale e Julio Cesar respinge. E' l'ultimo sussulto di una partita che verrà ricordata solo per essere stata quella che ci regalerà una delle stracittadine meneghine più attese degli ultimi anni.