BRINDISI. Alcuni locali del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Brindisi, in localita' Restinco, sono inutilizzabili dopo i disordini scoppiati l'altra sera quando un gruppo di immigrati ha tentato di bruciare materassi e suppellettili. Sara' il ministero dell'Interno, fa sapere la Prefettura di Brindisi, a decidere nei prossimi giorni se la struttura dovra' essere o no chiusa temporaneamente per consentire i lavori di ripristino. Le fiamme appiccate dagli immigrati, per lo piu' tunisini, hanno provocato un denso fumo; il materiale usato nella struttura e' ignifugo.
Il Cie ospita attualmente 45 immigrati, e l'adiacente Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) 130. Si tratta delle capienze massime che sono suscettibili di variazioni in base alla situazione che si va determinando soprattutto a Lampedusa.
Il Cie ospita attualmente 45 immigrati, e l'adiacente Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) 130. Si tratta delle capienze massime che sono suscettibili di variazioni in base alla situazione che si va determinando soprattutto a Lampedusa.