TARANTO. I migranti che arriveranno domani mattina al porto di Taranto, a bordo della Nave militare 'San Marco' partita da Lampedusa, che poi verranno trasferiti nella tendopoli in corso di allestimento in queste ore nel dismesso aeroporto militare di contrada 'Paione' a Manduria ''saranno 560. Questo il numero di arrivi previsti che ci ha fornito il comandante regionale dei Vigili del fuoco durante il nostro sopralluogo''. Lo riferisce all'ADNKRONOS l'assessore all'Attuazione del Programma e alle Politiche giovanili della Regione Puglia, Nicola Fratoianni, che poco fa ha compiuto una visita al campo insieme all'assessore regionale alla Protezone civile Fabiano Amati.
''Abbiamo verificato - aggiunge - l'impegno e il lavoro egregio profusi per allestire il campo in tempi record dai 300 uomini, vigili del fuoco ma anche volontari della Protezione civile regionale, questi ultimi accorsi pur non essendo stati ufficialmente coinvolti dal governo''. Sono circa 70 le tende montate, da otto posti ciascuna, cui sono stati aggiunti i container per i servizi. L'allestimento e' quasi terminato.
INCERTEZZE SU NATURA GIURIDICA CIE - ''Rimangono le incertezze sulla natura giuridica di questo campo - aggiunge Fratoianni - perche' ieri il sottosegretario Mantovano ha detto che si tratta di uno dei 13 nuovi Cie (Centri di identificazione ed espulsione ndr), veri e propri centri di reclusione che noi contestiamo alla radice. Con il collega Amati abbiamo incontrato il capo di gabinetto della Prefettura di Taranto che invece ci ha detto che si trattera' di un Cpa, cioe' un Centro di prima accoglienza che e' una cosa diversa''.
''Vista la volubilita' dell'atteggiamento del governo nazionale non si puo' mai dire - prosegue - ma, se cio' fosse confermato, sarebbe un fatto positivo. Noi comunque vigileremo anche nelle prossime ore. Rimangono comunque molti dubbi sul modello di accoglienza'', evidenzia l'assessore.
''Se le regioni - aggiunge - e in primo luogo la nostra, fossero state coinvolte si sarebbe potuto sviluppare un modello piu' diffuso e parcellizzato sul territorio. Cio' avrebbe avuto un effetto positivo sia dal punto di vista dei migranti che dei cittadini dei comuni che li ospitano. Una cosa e' stare in 700 in una tendopoli, un'altra e' stare in 70 e anche il territorio, ad esempio, una cittadina come Manduria, vivrebbe con meno allarme questa situazione. Manteniamo quindi le nostre perplessita'''.
"IN 72 ORE E' CAMBIATO TUTTO" - Fratoianni continua a mettere l'accento sulle incertezze del governo. ''In 72 ore, cioe' dalla riunione al ministero, e' cambiato tutto'', sottolinea. ''Prima c'e' stata la precisazione di Mantovano che diceva che in Puglia non sarebbero arrivati immigrati, poi c'e' stata la smentita e in 24 ore siamo passati ai 13 Cie'', aggiunge. Anche la notizia circa altri due centri previsti in Puglia, a Carapelle e a San Pancrazio salentino, per Fratoianni non si puo' commentare'' proprio per queste incertezze''.
''Abbiamo verificato - aggiunge - l'impegno e il lavoro egregio profusi per allestire il campo in tempi record dai 300 uomini, vigili del fuoco ma anche volontari della Protezione civile regionale, questi ultimi accorsi pur non essendo stati ufficialmente coinvolti dal governo''. Sono circa 70 le tende montate, da otto posti ciascuna, cui sono stati aggiunti i container per i servizi. L'allestimento e' quasi terminato.
INCERTEZZE SU NATURA GIURIDICA CIE - ''Rimangono le incertezze sulla natura giuridica di questo campo - aggiunge Fratoianni - perche' ieri il sottosegretario Mantovano ha detto che si tratta di uno dei 13 nuovi Cie (Centri di identificazione ed espulsione ndr), veri e propri centri di reclusione che noi contestiamo alla radice. Con il collega Amati abbiamo incontrato il capo di gabinetto della Prefettura di Taranto che invece ci ha detto che si trattera' di un Cpa, cioe' un Centro di prima accoglienza che e' una cosa diversa''.
''Vista la volubilita' dell'atteggiamento del governo nazionale non si puo' mai dire - prosegue - ma, se cio' fosse confermato, sarebbe un fatto positivo. Noi comunque vigileremo anche nelle prossime ore. Rimangono comunque molti dubbi sul modello di accoglienza'', evidenzia l'assessore.
''Se le regioni - aggiunge - e in primo luogo la nostra, fossero state coinvolte si sarebbe potuto sviluppare un modello piu' diffuso e parcellizzato sul territorio. Cio' avrebbe avuto un effetto positivo sia dal punto di vista dei migranti che dei cittadini dei comuni che li ospitano. Una cosa e' stare in 700 in una tendopoli, un'altra e' stare in 70 e anche il territorio, ad esempio, una cittadina come Manduria, vivrebbe con meno allarme questa situazione. Manteniamo quindi le nostre perplessita'''.
"IN 72 ORE E' CAMBIATO TUTTO" - Fratoianni continua a mettere l'accento sulle incertezze del governo. ''In 72 ore, cioe' dalla riunione al ministero, e' cambiato tutto'', sottolinea. ''Prima c'e' stata la precisazione di Mantovano che diceva che in Puglia non sarebbero arrivati immigrati, poi c'e' stata la smentita e in 24 ore siamo passati ai 13 Cie'', aggiunge. Anche la notizia circa altri due centri previsti in Puglia, a Carapelle e a San Pancrazio salentino, per Fratoianni non si puo' commentare'' proprio per queste incertezze''.