Immigrazione: Vendola scrive a Maroni, condizioni al Cara di Bari molto gravi

Coda di immigrati al Cara di Bari
BARI. "Caro ministro, ciò che sta accadendo in queste ore al Cara di Bari conferma purtroppo le preoccupazioni che ho avuto modo di esporre durante l'incontro da lei convocato (ieri, ndr) presso il suo ministero". Lo ha scritto il governatore pugliese, Nichi Vendola, al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in seguito ad una visita al Cara di Bari-Palese, compiuta questa mattina dall'assessore regionale alle Politiche per l'accoglienza, Nicola Fratoianni. Quest'ultimo ha definito le condizioni all'interno del centro di accoglienza "molto molto gravi".

AL CARA CONDIZIONI GRAVI - Fratoianni, in una conferenza ha definito le condizioni all’interno del centro di accoglienza "molto molto gravi". Nella lettera, inviata anche alle principali associazioni italiane per la tutela dei diritti dell’uomo, Vendola fa riferimento alla visita compiuta dalla Regione nel Cara e alle modalità di trasferimento dei richiedenti asilo già ospitati a Palese nella struttura di Mineo in Sicilia per fare posto ai nuovi arrivi. "Abbiamo constatato - afferma - come i trasferimenti dei richiedenti asilo nella struttura di Mineo, avvengano con modalità assolutamente inaccettabili. I richiedenti asilo che abbiamo incontrato sono costretti all’ interno di un tendone da circa trenta ore, senza alcuna possibilità di movimento". "Hanno dormito a terra - afferma ancora - e sono costretti a espletare i propri bisogni fisiologici in bottigliette di plastica". "I trasferimenti - prosegue Vendola - avvengono con modalità ceorcitiva e coattiva e con un grado di confusione tale da mettere a rischio la possibilità di effettiva tutela delle situazioni di vulnerabilità".
"Riteniamo - sottolinea - inaccettabili le modalità del trasferimento, lesive del diritto fondamentale delle persone a non subire trattamenti degradanti, e tanto più gravi in considerazione del fatto che siamo in presenza di richiedenti asilo che, come tali, non possono essere privati della libertà personale così come sancito dal diritto interno e comunitario, nonchè dalle Convenzioni internazionali ratificate anche dal nostro Paese".

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