Incontro Fitto-Casini-D'Alema a Bari: che calderone!

di Nicola Zuccaro. Erano da poco trascorse le 18.40 quando aveva avuto appena inizio la presentazione di "Era mio Padre - Walter Di Staso, una vita per la politica".
Il libro scritto dal figlio, on. Antonio Di Staso, veniva presentato in una sala del Castello Svevo gremìta sino all' inverosimile, tanto da costringere non pochi ad abbandonare il luogo, forse anche perchè delusi dal valore squisitamente politico dell'iniziativa. Una delle tante all'insegna dell'inciucio, tanto da vedere mescolati negli "ambienti normanno-svevi" le razze partitiche di Pd, Pdl, Udc e di combattenti e reduci della Prima Repubblica: in particolare vecchi socialisti e vecchi democristiani. Testimonial d'eccezione Casini, D'Alema ed il ministro Raffaele Fitto. Quest'ultimo, figlio d'arte della politica di marca democristiana come l'autore, Antonio Di Staso, si lasciava andare all'Amarcord (durato pochi minuti) per lasciar spazio ai temi di stretta attualità dai quali emergeva, con un Raffaele Fitto collocato ai margini del confronto moderato da Giuseppe De Tommaso, l'ecumenismo di Casini che pontificava su di un nuovo sistema elettorale in chiave proporzionale e di un D'Alema testimonial di una "nuova Assemblea Costituente". A far da contorno, l'atmosfera tipica di una rimpatriata di vecchi compagni di scuola e di capannelli composti dai mestieranti della politica. Quest'ultima ha confermato che, nonostante la lunghissima fila per ritirare il volume sopramenzionato, non può legare con la letteratura. Ancora una volta il fine ha giustificato il mezzo: ovvero un libro.

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