TOKYO. Il Giappone oggi ha detto di non vedere a breve la fine della crisi nucleare, mentre un'impennata dei livelli di iodio radioattivo nell'acqua di mare è un'ulteriore prova delle perdite dai reattori della centrale di Fukushima Daiichi.
Il ritrovamento di plutonio nel terreno nella zona dell'impianto ha accresciuto l'allarme intorno a quello che è il più grave incidente nucleare da quello di Chernobyl, nel 1986.
Francia e Stati Uniti aiuteranno il Giappone nella sua battaglia per contenere la radioattività, ma le autorità dicono di non avere ancora idea di quando potranno stabilizzare l'impianto, che si trova 240 chilometri a nord di Tokyo.
"Non siamo in una situazione in cui possiamo dire avremo la cosa sotto controllo entro un dato periodo", ha detto a un briefing il segretario di gabinetto Yukio Edano.
Nuove letture mostrano un picco dello iodio radioattivo nel mare al largo dell'impianto, con livelli fino a 3.355 volte i limiti legali, secondo quanto riferito dall'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese.
L'inquinamento dell'oceano è una preoccupazione seria per un Paese in cui il pesce è centrale nella dieta.
Gli esperti dicono che la vastità dell'oceano e una forte corrente potrebbero diluire gli alti livelli di radiazioni, limitando il pericolo di contaminazione del pesce e di altre forme di vita marine. Ma per mettere fine alla fuoriuscita di radiazioni dalla centrale potrebbero volerci settimane o mesi.
Il ritrovamento di plutonio nel terreno nella zona dell'impianto ha accresciuto l'allarme intorno a quello che è il più grave incidente nucleare da quello di Chernobyl, nel 1986.
Francia e Stati Uniti aiuteranno il Giappone nella sua battaglia per contenere la radioattività, ma le autorità dicono di non avere ancora idea di quando potranno stabilizzare l'impianto, che si trova 240 chilometri a nord di Tokyo.
Nucleare: gli agenti contaminanti (Ansa-Centimetri) |
Nuove letture mostrano un picco dello iodio radioattivo nel mare al largo dell'impianto, con livelli fino a 3.355 volte i limiti legali, secondo quanto riferito dall'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese.
L'inquinamento dell'oceano è una preoccupazione seria per un Paese in cui il pesce è centrale nella dieta.
Gli esperti dicono che la vastità dell'oceano e una forte corrente potrebbero diluire gli alti livelli di radiazioni, limitando il pericolo di contaminazione del pesce e di altre forme di vita marine. Ma per mettere fine alla fuoriuscita di radiazioni dalla centrale potrebbero volerci settimane o mesi.
Tags
Esteri