Inquinamento: Legambiente, Treno Verde arriva a Bari

BARI. E' Bari la terza tappa del Treno Verde, la storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato che ha lo scopo di monitorare lo stato d'inquinamento atmosferico e acustico nelle città italiane e sensibilizzare grandi e piccoli cittadini, sulle nuove possibilità di risparmio energetico, grazie ad una mostra interattiva, incontri e convegni.
Il treno ambientalista, realizzato quest'anno con la partecipazione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la collaborazione di ANCI e il contributo di Telecom, attraverserà il Belpaese con un carico di iniziative volte a promuovere la sostenibilità ambientale, le fonti energetiche rinnovabili e gli stili di vita sostenibili
Sul Treno Verde, aperto al pubblico dal 22 al 25 marzo al binario 1, piazzale ovest della stazione centrale di Bari, si parlerà di buone pratiche e cambiamenti climatici, nell'ambito della campagna Patto dei Sindaci, l'accordo europeo secondo il quale i Comuni si impegnano a realizzare, entro il 2020, piani di azione per rientrare negli obiettivi del 20-20-20. Ma si parlerà anche di mobilità sostenibile, analizzando i vantaggi che il trasporto pubblico e su ferro può garantire alle città e ai cittadini. Inoltre, modellini interattivi e software multimediali mostreranno ai visitatori pratiche semplici e concrete per risparmiare energia.
La prima carrozza del Treno è dedicata alla mobilità e a come questa può diventare sostenibile. Attraverso un percorso articolato pensato per progettare città migliori, la seconda carrozza spiega, invece, il meccanismo dell'effetto serra e i vantaggi delle energie rinnovabili, temi che conducono direttamente alla terza carrozza, a bordo della quale è allestita una vera e propria casa ecologica dove si potranno scoprire le opportunità e le novità per risparmiare energia e contribuire alla salvaguardia dell'ambiente.
Il Treno Verde porrà sotto osservazione la città di Bari, avvalendosi del Laboratorio Mobile dell'Istituto Sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e di altri strumenti di monitoraggio, che analizzeranno i livelli di rumore e smog sostando per 72 ore consecutive a via Roberto da Bari.

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