"La giunta Vendola ha il chiodo fisso dell'aumento delle tasse"

BARI. "Neppure l'approvazione della possibilità di aumentare l'addizionale Irpef soltanto dal 2013, in Bicamerale, su proposta del Partito democratico sembra far desistere la Puglia di Vendola e Pelillo dal proposito folle di ricorrere alla pressione fiscale per colmare il buco lasciato da sei anni di spesa sanitaria senza controllo". Lo dichiara Salvatore Greco, coordinatore regionale della Puglia prima di tutto.
"Sono mesi - sostiene Greco - che l'unico rovello della giunta pugliese è intorno al tentativo di fare cassa attingendo ai bilanci di famiglie e imprese: dalla mancata abolizione dell'Irap per le imprese di nuova costituzione all'aumento dell'accisa sulla benzina per autotrazione, fino all'ultima idea di portare al massimo possibile dell'1,40% le addizionali Irpef per tutti gli scaglioni di reddito, sembra che non ci sia modo di deviare Vendola e i suoi dalla intenzione di utilizzare la scorciatoia della leva fiscale per ridurre il deficit: sembra che sia per loro impossibile considerare che anche razionalizzando la spesa e eliminando gli sprechi si può ottenere lo stesso obiettivo, peraltro in modo definitivo".
"Le recenti dichiarazioni dei vertici della Corte dei conti barese - conclude Greco - hanno confermato definitivamente il ritardo colposo della amministrazione Vendola nella razionalizzazione della rete ospedaliera e l'evidenza che per anni le leggi approvate dal centrosinistra hanno portato più spesa, per giunta non sempre coperta. Un bel bilancio per questo primo anno del secondo mandato del governatore".

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