Libia: ribelli conquistano Agedabia. Ministro degli Esteri libico, verso guerra civile
TRIPOLI. Il regime libico ha riconosciuto la perdita di Agedabia a favore dei ribelli, attribuendola al decisivo intervento dell'Aviazione della coalizione internazionale: "Le forze occidentali sono state pesantemente coinvolte e le Forze Armate libiche in mattinata hanno deciso di lasciare Agedabia", ha dichiarato Khaled Kaim, uno dei vice ministri degli Esteri di Tripoli.
W.POST: "USA E ALLEATI PENSANO DI ARMARE OPPOSIZIONE" - Kaim ha accusato la stessa coalizione di disinteressarsi completamente della sorte dei civili e, anziche' impegnarsi per proteggerli, di badare soltanto ad aiutare gli insorti. Kaim, ha riferito, durante una conferenza stampa, che la ritirata e' avvenuta "a causa dei continui attacchi da parte della forze della coalizione all'interno della citta', attacchi che mettono in pericolo i civili", ha detto Kaim. "Quella che viene chiamata 'Coalizione' sta spingendo le nostre forze armate fuori dalle citta', ma la protezione dei civili non e' nella sua agenda, perche' ora sono entrati direttamente nei combattimenti contro le nostre forze armate. Quello che stanno facendo adesso e' portare il paese verso una guerra civile. Questa e' la politica di Obama, Sarkozy e Cameron".
In merito a trattative avviate da Seif al-Islam Gheddafi, figlio del colonnello, con la parte ribelle, Kaim ha risposto che "lui (Seif, ndr.) e altri non hanno nessuna carica politica. Non rappresentano il governo". Riguardo alla 'Marcia Verde', carovana pacifica di rappresentanti della varie tribu' libiche, partita da Tripoli giovedi' pomeriggio e diretta verso Bengasi per avviare trattative, sarebbe in viaggio proprio verso Agedabia. Il viceministro Kaim non ha saputo specificare quante persone hanno preso parte alla manifestazione. "Forse trentamila, non lo sappiamo, molte persone sono arrivate da diverse parti del paese verso Sirte", ha detto Kaim, anche se alla televisione libica ancora non sono state trasmesse immagini in merito.
Aerei della coalizione multinazionale hanno attaccato numerose postazioni alla periferia di Misurata, dalle quali le forze fedeli al regime di Muammar Gheddafi stavano bombardando la terza citta' della Libia, tuttora in mano agli insorti. Successivamente i lealisti hanno iniziato un fitto tiro di colpi di artiglieria e le truppe da terra hanno iniziato a penetrare nella citta' da ovest e da est.
FRATTINI PER IL CESSATE IL FUOCO - In Libia 'dobbiamo promuovere un immediato cessate il fuoco' per 'garantire alla popolazione un futuro di liberta' e democrazia'. Lo ha detto il ministro degli Esteri Frattini intervenendo a Buona Domenica su Canale 5.
I ribelli, secondo Frattini 'accetterebbero il cessate il fuoco, per un futuro di democrazia e diritti' e 'noi dobbiamo scommettere su questo. Il vero obiettivo e' il dopo Gheddafi. Bisogna pensare ad un processo di riconciliazione nazionale'.
I caccia italiani di "Odissea all'Alba" (Ansa-Centimetri) |
In merito a trattative avviate da Seif al-Islam Gheddafi, figlio del colonnello, con la parte ribelle, Kaim ha risposto che "lui (Seif, ndr.) e altri non hanno nessuna carica politica. Non rappresentano il governo". Riguardo alla 'Marcia Verde', carovana pacifica di rappresentanti della varie tribu' libiche, partita da Tripoli giovedi' pomeriggio e diretta verso Bengasi per avviare trattative, sarebbe in viaggio proprio verso Agedabia. Il viceministro Kaim non ha saputo specificare quante persone hanno preso parte alla manifestazione. "Forse trentamila, non lo sappiamo, molte persone sono arrivate da diverse parti del paese verso Sirte", ha detto Kaim, anche se alla televisione libica ancora non sono state trasmesse immagini in merito.
Aerei della coalizione multinazionale hanno attaccato numerose postazioni alla periferia di Misurata, dalle quali le forze fedeli al regime di Muammar Gheddafi stavano bombardando la terza citta' della Libia, tuttora in mano agli insorti. Successivamente i lealisti hanno iniziato un fitto tiro di colpi di artiglieria e le truppe da terra hanno iniziato a penetrare nella citta' da ovest e da est.
FRATTINI PER IL CESSATE IL FUOCO - In Libia 'dobbiamo promuovere un immediato cessate il fuoco' per 'garantire alla popolazione un futuro di liberta' e democrazia'. Lo ha detto il ministro degli Esteri Frattini intervenendo a Buona Domenica su Canale 5.
I ribelli, secondo Frattini 'accetterebbero il cessate il fuoco, per un futuro di democrazia e diritti' e 'noi dobbiamo scommettere su questo. Il vero obiettivo e' il dopo Gheddafi. Bisogna pensare ad un processo di riconciliazione nazionale'.
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