TARANTO. Un libretto di deposito bancario riconducibile a un presunto boss mafioso di Taranto, aggiornato al 31 dicembre 1999, con un saldo contabile di oltre 103 milioni di lire, e' stato sequestrato da militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Taranto. Si tratta di un libretto 'al portatore' intestato a Cataldo Catapano, detto 'Didino'.
IL PROVVEDIMENTO GIUDIZIARIO - Il provvedimento giudiziario si lega alla confisca di beni mobili, immobili e disponibilita' finanziarie risalente al lontano novembre 1991, decisa dal Tribunale di Taranto, sulla base di indagini condotte dalle Fiamme Gialle, nei confronti di Catapano, dei suoi parenti stretti e di altri prestanome.
In quella circostanza, per un'anomalia nel sistema informatico di uno degli istituti interessati, non venne segnalata l'esistenza del rapporto bancario del quale si venne a conoscenza in modo fortuito e cioe' per la strana riconducibilita' del libretto ad un cliente che non effettuava versamenti tali da giustificare una somma cosi' rilevante e per il tentativo di sostituzione del libretto con altri che avevano importi non superiori ai venti milioni di lire.
IL PROVVEDIMENTO GIUDIZIARIO - Il provvedimento giudiziario si lega alla confisca di beni mobili, immobili e disponibilita' finanziarie risalente al lontano novembre 1991, decisa dal Tribunale di Taranto, sulla base di indagini condotte dalle Fiamme Gialle, nei confronti di Catapano, dei suoi parenti stretti e di altri prestanome.
In quella circostanza, per un'anomalia nel sistema informatico di uno degli istituti interessati, non venne segnalata l'esistenza del rapporto bancario del quale si venne a conoscenza in modo fortuito e cioe' per la strana riconducibilita' del libretto ad un cliente che non effettuava versamenti tali da giustificare una somma cosi' rilevante e per il tentativo di sostituzione del libretto con altri che avevano importi non superiori ai venti milioni di lire.