di Maria Teresa Lattarulo. Da sempre gli uomini hanno avuto il desiderio di strappare all’inesorabile scorrere del tempo le fattezze di un volto amato, consegnandole alla memoria attraverso il ritratto. Oggi il nostro territorio può vantare la presenza di una nuova, giovane artista che si è cimentata in quest’arte, l’arte degli sguardi e dei sorrisi, o dei sorrisi attraverso gli sguardi: Angela Panaro, ventotto anni, monopolitana, laureata a pieni voti presso l’Accademia di Belle Arti di Bari e componente del gruppo artistico “Nudare solent”. La sua mostra Frammenti, inaugurata il 26 marzo presso la biblioteca comunale di Adelfia con la presenza di Rocco Labellarte, docente e critico d’arte barese, espone opere di notevole impatto e capacità espressiva sia di dettaglio che d’insieme. Il volto umano, che la pittrice ha a lungo esaminato nei suoi studi di anatomia artistica, è scomposto e ricomposto, sottoposto ad un’analisi, nei frammenti di visi, occhi, labbra, e poi ad una sintesi nei ritratti d’insieme. Lo studio delle espressioni assume le caratteristiche di un gioco nella rappresentazione dei volti di personaggi famosi, quali Audrey Hepburn, Sophia Loren, Totò, Stanlio e Ollio, Roberto Benigni. Il realismo dell’immagine, nell’opera di Angela Panaro, è quello di una fotografia, la potenza evocativa è la stessa del sogno.