di Nicola Ricchitelli. Ci saranno anche alcune opere di Giuseppe DeNittis alla mostra che verrà inaugurata il prossimo 25 Marzo a Villa Olmo a Como. Oltre alle opere del pittore barlettano vi saranno anche dieci dipinti di Giovanni Boldini, maestro ferrarese che portò il neonato Tricolore nel clima della Belle Époque parigina, nel 1871.
Ad aiutare nel coordinamento il professor Tiziano Panconi, esperto di Boldini che cura, con l’assessore alla Cultura di Palazzo Cernezzi Sergio Gaddi, la prossima mostra lariana.
L’allestimento della mostra vera e propria inizierà lunedì, contestualmente all’arrivo della massa più importante di dipinti. L’architetto Ciro Mariani ha disegnato espositori metallici “trasparenti” e molto alti (si parla di dimensioni fra i 4 e i 6 metri) per incorniciare con la leggerezza tipica dello spirito della Belle Époque sia le opere sia il contesto architettonico della villa disegnata da Simone Cantoni. Alcuni dipinti arriveranno anche dalla Svizzera, da collezionisti che hanno affidato i loro tesori a sicuri caveau rosso crociati.
È partito anche il piano promozionale dell’evento: sulla facciata di Villa Olmo campeggiano tre stendardi con i dipinti più belli e a Milano 350 tra bus e tram ospitano l’immagine guida della mostra, il ritratto boldiniano di Mademoiselle De Nemidoff del 1908, nelle prossime settimane ci saranno pubblicità anche nelle stazioni del metrò.
Sergio Gaddi ha infine preparato la colonna sonora della festa pirotecnica inaugurale che, accompagnata da proiezioni in 3D sulla facciata della villa, sarà patriotticamente tutta verdiana, con brani da Traviata, Rigoletto e La forza del destino.
Ad aiutare nel coordinamento il professor Tiziano Panconi, esperto di Boldini che cura, con l’assessore alla Cultura di Palazzo Cernezzi Sergio Gaddi, la prossima mostra lariana.
L’allestimento della mostra vera e propria inizierà lunedì, contestualmente all’arrivo della massa più importante di dipinti. L’architetto Ciro Mariani ha disegnato espositori metallici “trasparenti” e molto alti (si parla di dimensioni fra i 4 e i 6 metri) per incorniciare con la leggerezza tipica dello spirito della Belle Époque sia le opere sia il contesto architettonico della villa disegnata da Simone Cantoni. Alcuni dipinti arriveranno anche dalla Svizzera, da collezionisti che hanno affidato i loro tesori a sicuri caveau rosso crociati.
È partito anche il piano promozionale dell’evento: sulla facciata di Villa Olmo campeggiano tre stendardi con i dipinti più belli e a Milano 350 tra bus e tram ospitano l’immagine guida della mostra, il ritratto boldiniano di Mademoiselle De Nemidoff del 1908, nelle prossime settimane ci saranno pubblicità anche nelle stazioni del metrò.
Sergio Gaddi ha infine preparato la colonna sonora della festa pirotecnica inaugurale che, accompagnata da proiezioni in 3D sulla facciata della villa, sarà patriotticamente tutta verdiana, con brani da Traviata, Rigoletto e La forza del destino.