BARI. Un tavolo di confronto tra Governo centrale e Regioni per affrontare alla pari le scelte energetiche nazionali, che devono ripudiare il nucleare. È la richiesta del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, che nel sollecitare ancora una volta di rinunciare all’opzione nucleare, avanza allo stesso tempo una proposta per incrementare la produzione di energia pulita: puntare su tecnologie costruttive in grado di assicurare il fabbisogno di edifici pubblici e privati e mettere in rete le eccedenze.
“Sulla base delle riflessioni che vengono sollecitate da più realtà regionali ed esponenti politici di sensibilità differenti, sotto la spinta emotiva della tragedia in corso nel Giappone – fa osservare Introna - è legittimo chiedere al governo Berlusconi un ripensamento della scelta nucleare. Sembra opportuno invece riunire Esecutivo e Regioni introno a un tavolo e rileggere, modificare, rinunciare, fermare il progetto delle centrali italiane”.
“Unire in un momento unificante le responsabilità congiunte del governo centrale e delle singole Regioni sarebbe un esempio di buona politica e potrebbe rafforzare qualsiasi soluzione condivisa – aggiunge il presidente del Consiglio regionale pugliese – inoltre, potrebbe consentire di definire un Piano energetico nazionale. Esistono soluzioni in tempi relativamente brevi e l’esempio è l’adozione di norme che impegnino l’edilizia pubblica e residenziale a progettare costruzioni già dotate fin dalla progettazione di apparati fotovoltaici a basso impatto visivo oltre che ad alto rendimento, capaci di garantire l’autonomia energetica delle strutture e di chi vi opera o abita all’interno”.
“E questo – conclude il presidente Introna – non perché la Puglia sia da tempo contro il nucleare, ma perchè la sua esperienza di regione leader nel settore delle energie alternative suggerisce possibilità di incrementare il bilancio energetico privilegiando produzioni da fonti rinnovabili, come l’eolico e il fotovoltaico, naturalmente laddove sia possibile farlo senza violentare l’ambiente e senza chiedere un prezzo eccessivo alle altre vocazioni territoriali, dall’agricoltura, al turismo, alle prerogative paesaggistiche e locali”
“Sulla base delle riflessioni che vengono sollecitate da più realtà regionali ed esponenti politici di sensibilità differenti, sotto la spinta emotiva della tragedia in corso nel Giappone – fa osservare Introna - è legittimo chiedere al governo Berlusconi un ripensamento della scelta nucleare. Sembra opportuno invece riunire Esecutivo e Regioni introno a un tavolo e rileggere, modificare, rinunciare, fermare il progetto delle centrali italiane”.
“Unire in un momento unificante le responsabilità congiunte del governo centrale e delle singole Regioni sarebbe un esempio di buona politica e potrebbe rafforzare qualsiasi soluzione condivisa – aggiunge il presidente del Consiglio regionale pugliese – inoltre, potrebbe consentire di definire un Piano energetico nazionale. Esistono soluzioni in tempi relativamente brevi e l’esempio è l’adozione di norme che impegnino l’edilizia pubblica e residenziale a progettare costruzioni già dotate fin dalla progettazione di apparati fotovoltaici a basso impatto visivo oltre che ad alto rendimento, capaci di garantire l’autonomia energetica delle strutture e di chi vi opera o abita all’interno”.
“E questo – conclude il presidente Introna – non perché la Puglia sia da tempo contro il nucleare, ma perchè la sua esperienza di regione leader nel settore delle energie alternative suggerisce possibilità di incrementare il bilancio energetico privilegiando produzioni da fonti rinnovabili, come l’eolico e il fotovoltaico, naturalmente laddove sia possibile farlo senza violentare l’ambiente e senza chiedere un prezzo eccessivo alle altre vocazioni territoriali, dall’agricoltura, al turismo, alle prerogative paesaggistiche e locali”