BARI. La Regione Puglia ha elaborato il "Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2010-2012" nell’ambito dei richiami della Legge Finanziaria 2010. L’accordo è del 29 novembre 2010 ed è stato firmato dai Ministri della Salute, dell’Economia e delle Finanze e dal presidente della Regione.
Da l'altro ieri, 15 ospedali e 3 strutture extra-ospedaliere hanno ridimensionato notevolmente le proprie attività. Reparti chiusi, nessun ricovero: in funzione le attività ambulatoriali.
COSA PREVEDE - Il Piano di rientro è stato approvato il 30 novembre 2010, prevede, tra le iniziative finalizzate al perseguimento dell’equilibrio economico, il riordino della rete ospedaliera regionale. Da questa operazione, si legge nella delibera, "si attendono ricadute economiche associate alla riduzione dei ricoveri, alla riduzione dei posti letto per acuti, alla trasformazione o disattivazione di stabilimenti ospedalieri".
Cosa prevede il piano Le azioni da intraprendere:
a) Riduzione di 1.513 posti letto, che consente un passaggio del numero complessivo di posti letto da 15.833 a 14.320. Tale riduzione consente il pieno rispetto dello standard di 4 posti letto per mille abitanti previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 3 dicembre 2009, attestandosi il numero effettivo di posti letto sul valore di 3,50 per mille abitanti.
b) Disattivazione dei seguenti stabilimenti ospedalieri: Ruvo di Puglia; Bitonto; Santeramo in Colle; Minervino Murge; Spinazzola; Cisternino; Ceglie Messapica; Monte Sant’Angelo; Torremaggiore; San Marco in Lamis; Gagliano del Capo; Maglie; Poggiardo; Massafra; Mottola.
c) Riconversione in strutture extra-ospedaliere dei seguenti stabilimenti ospedalieri: Rutigliano (struttura extra-ospedaliera di riabilitazione); Noci (struttura extra-ospedaliera di riabilitazione); Campi Salentina (presidio territoriale per la gestione delle cronicità, con particolare riferimento alle cronicità immuno-mediate ed ambiente-correlate).
Da l'altro ieri, 15 ospedali e 3 strutture extra-ospedaliere hanno ridimensionato notevolmente le proprie attività. Reparti chiusi, nessun ricovero: in funzione le attività ambulatoriali.
COSA PREVEDE - Il Piano di rientro è stato approvato il 30 novembre 2010, prevede, tra le iniziative finalizzate al perseguimento dell’equilibrio economico, il riordino della rete ospedaliera regionale. Da questa operazione, si legge nella delibera, "si attendono ricadute economiche associate alla riduzione dei ricoveri, alla riduzione dei posti letto per acuti, alla trasformazione o disattivazione di stabilimenti ospedalieri".
Cosa prevede il piano Le azioni da intraprendere:
a) Riduzione di 1.513 posti letto, che consente un passaggio del numero complessivo di posti letto da 15.833 a 14.320. Tale riduzione consente il pieno rispetto dello standard di 4 posti letto per mille abitanti previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 3 dicembre 2009, attestandosi il numero effettivo di posti letto sul valore di 3,50 per mille abitanti.
b) Disattivazione dei seguenti stabilimenti ospedalieri: Ruvo di Puglia; Bitonto; Santeramo in Colle; Minervino Murge; Spinazzola; Cisternino; Ceglie Messapica; Monte Sant’Angelo; Torremaggiore; San Marco in Lamis; Gagliano del Capo; Maglie; Poggiardo; Massafra; Mottola.
c) Riconversione in strutture extra-ospedaliere dei seguenti stabilimenti ospedalieri: Rutigliano (struttura extra-ospedaliera di riabilitazione); Noci (struttura extra-ospedaliera di riabilitazione); Campi Salentina (presidio territoriale per la gestione delle cronicità, con particolare riferimento alle cronicità immuno-mediate ed ambiente-correlate).