Rinnovabili: Nicastro, uso irrinunciabile in Puglia

BARI. ''Proseguiamo sulla strada intrapresa, con l'uso irrinunciabile delle energie rinnovabili. Stiamo implementando scenari e percorsi futuri per incentivare i piccoli impianti in modo da aiutare il settore rurale, in crisi da molto tempo, per integrare il reddito degli agricoltori''. Lo ha detto l'assessore all'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, introducendo i lavori del convegno 'Sviluppo rurale e produzione energetica: l'orizzonte sostenibile. Esperienze internazionali a confronto', organizzato a Bari da Regione Puglia e proposto dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e finalizzato a conoscere e mettere a sistema le buone prassi internazionali sul tema energetico e la creazione di opportunità di crescita economica.
''E' motivo di orgoglio - ha aggiunto - che a Bari, dopo Montreal e prima di Parigi, un'organizzazione come l'Ocse abbia scelto di organizzare i propri lavori di studio e confronto su un settore innovativo come le energie rinnovabili''.
Nicastro ha commentato i recenti provvedimenti giudiziari per gli impianti fotovoltaici nel brindisino. ''Dobbiamo sapere che la Regione - ha sottolineato - può legiferare e imporre norme che abbiano le migliori intenzioni, ma se da parte di qualcuno c'è solo l'intenzione di delinquere, bene, andrà perseguito, ma si tratta appunto di violazioni di legge che vanno colpite secondo la legge''.
Saranno presenti a Bari, nei prossimi 3 giorni, i rappresentanti dell'Osce che ha promosso il progetto 'La produzione di energia rinnovabile quale politica di sviluppo regionale delle aree rurali' che oggi avvia la sua seconda fase di sviluppo. Al progetto, rende noto l'assessorato all'Ambiente, hanno aderito numerosi Paesi: Canada (Quebec e Prince Edwards Island), Olanda (Fryslan), Italia (Puglia e Abruzzo), Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Regno Unito (Scozia), Spagna (Extremadura) e Usa.
Nicastro ha ripercorso il ''tumultuoso sviluppo'' delle energie rinnovabili negli ultimi anni in Puglia, in particolare dell'eolico e del fotovoltaico. Grazie a una serie di norme regionali e all'esplosione degli incentivi economici nazionali, la Puglia è diventata la prima regione italiana per la produzione energetica da fonti rinnovabili. Un primato che ''ha, di fatto, concentrato importanti interessi economici nella nostra Regione consentendo di superare le previsioni di produzione previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale, con potenze impiegate per oltre 1000 MWe da fonte eolica e circa 1000 MWe da fotovoltaico''.
Come altra faccia della medaglia, ''in un quadro normativo nazionale caratterizzato da estrema lentezza nel recepimento delle norme europee'', ha determinato ''una disordinata occupazione di suolo, in particolare nelle aree rurali, cosa che, in alcuni casi, ha determinato un negativo impatto ambientale e paesaggistico''. Ciò ha reso necessario l'approvazione, a dicembre 2010, di ''un regolamento contenente le 'Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili', che individua le aree e i siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili nel territorio della Regione Puglia''.
Le nuove linee guida saranno utili ''ad orientare lo sviluppo responsabile e irrinunciabile delle fonti rinnovabili, indirizzandolo verso la produzione più ridotta e verso la strutturazione di sistemi industriali di filiera corta in grado di assicurare non solo la disponibilità delle aree di produzione energetica, ma, principalmente, di quelle per la produzione della componentistica e poi dello sviluppo delle necessarie cognizioni per le successive fasi di gestione, manutenzione ed efficientamento degli impianti''.
''Come Regione Puglia - ha concluso Nicastro - intendiamo giocare attivamente la nostra partita, consapevoli che nel nostro ruolo di programmazione politica, sia possibile coniugare, come richiesto dall'articolo 11 del nostro Statuto, sviluppo economico e tutela della matrice ambientale e paesaggistico territoriale. Questo approccio è sostenuto e confortato anche dal Programma Operativo Interregionale Energia di cui la regione Puglia è capofila per le quattro regione convergenza: Puglia, Calabria, Campania e Sicilia''.

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