di Roberta Calò. A riportare alla ribalta il caso di Sarah Scazzi questa volta non sono aggiornamenti investigativi o giudiziari ma questioni sociali e culturali.
Sulla minorenne e sulla sua triste vicenda era stato nei mesi scorsi pubblicato un libro, intitolato “La bambina di Avetrana”, scritto dalla giornalista Mariella Boerci ed edito dalla casa editrice Anordest. Il testo, supportato dall’associazione Telefono Rosa, è stato l’incipit per dare il via ad un progetto di borsa di studio istituita per studenti tra i 13 e i 19 anni, i quali potranno partecipare al concorso presentando un breve racconto sul tema della violenza con particolare attenzione alla violenza sulle donne. Il premio verrebbe consegnato al vincitore il 7 ottobre, giorno del ritrovamento del corpo della povera vittima in contrada Macchie, ad Avetrana.
La discutibile iniziativa, dopo l’ormai noto calendario utilizzato per la raccolta fondi destinati all’associazione “Sarah per Sempre”, mira a pubblicare attraverso l’Anordest tutti i racconti raccolti annualmente devolvendo i profitti al Telefono Rosa.
Il corpus del progetto è stato presentato nel corso del Festival della cultura di Galatina favorendo un incontro anche con alcuni protagonisti della vicenda, quasi fossero attori del nuovo film approdato nelle sale cinematografiche: l’ex avvocato di Michele Misseri Daniele Galoppa, l’autrice del libro e il direttore editoriale Marco Tricarico. L’avvocato di Cosima Misseri ha declinato l’invito all’ultimo momento per i successivi sviluppi della vicenda.
La notizia infatti raggiunge l’apice della visibilità mediatica attraverso l’ultima e forse strategica manovra della moglie di Michele Misseri, Cosima Serrano. La donna avrebbe infatti depositato presso la stazione dei carabinieri di Avetrana una denuncia contro l’autrice e la casa editrice. Cosima, infatti, attraverso le parole del suo avvocato De Jaco contesta la falsità di alcuni dialoghi presenti nel libro e di informazioni a suo giudizio prive di fondamento. La donna chiede il sequestro del libro su tutto il territorio nazionale. Il direttore editoriale Tricarico ha commentato: “Non comprendiamo la motivazione di De Jaco a querelare la nostra casa editrice e la scrittrice Mariella Boerci. Quello che maggiormente ci stupisce è che De Jaco doveva essere nostro ospite per presentare il libro, che è uscito a dicembre dell'anno scorso. Ci stupisce che proprio ora nasca questa inutile polemica”.
Gli ultimi sviluppi legali della vicenda, invece, vedono in primo piano l’udienza in Appello del 7 Aprile nel corso della quale si deciderà delle sorti dell’ex legale di Sabrina Misseri, Vito Russo, accusato dei reati di tentativo di favoreggiamento, intralcio alla giustizia e soppressione di atti.
Il Comune di Avetrana, dal canto suo, ha reso noto che nel corso del processo si costituirà parte civile. Secondo l' amministrazione comunale la vicenda ha danneggiato l'immagine del Comune.
Sulla minorenne e sulla sua triste vicenda era stato nei mesi scorsi pubblicato un libro, intitolato “La bambina di Avetrana”, scritto dalla giornalista Mariella Boerci ed edito dalla casa editrice Anordest. Il testo, supportato dall’associazione Telefono Rosa, è stato l’incipit per dare il via ad un progetto di borsa di studio istituita per studenti tra i 13 e i 19 anni, i quali potranno partecipare al concorso presentando un breve racconto sul tema della violenza con particolare attenzione alla violenza sulle donne. Il premio verrebbe consegnato al vincitore il 7 ottobre, giorno del ritrovamento del corpo della povera vittima in contrada Macchie, ad Avetrana.
La discutibile iniziativa, dopo l’ormai noto calendario utilizzato per la raccolta fondi destinati all’associazione “Sarah per Sempre”, mira a pubblicare attraverso l’Anordest tutti i racconti raccolti annualmente devolvendo i profitti al Telefono Rosa.
Il corpus del progetto è stato presentato nel corso del Festival della cultura di Galatina favorendo un incontro anche con alcuni protagonisti della vicenda, quasi fossero attori del nuovo film approdato nelle sale cinematografiche: l’ex avvocato di Michele Misseri Daniele Galoppa, l’autrice del libro e il direttore editoriale Marco Tricarico. L’avvocato di Cosima Misseri ha declinato l’invito all’ultimo momento per i successivi sviluppi della vicenda.
La notizia infatti raggiunge l’apice della visibilità mediatica attraverso l’ultima e forse strategica manovra della moglie di Michele Misseri, Cosima Serrano. La donna avrebbe infatti depositato presso la stazione dei carabinieri di Avetrana una denuncia contro l’autrice e la casa editrice. Cosima, infatti, attraverso le parole del suo avvocato De Jaco contesta la falsità di alcuni dialoghi presenti nel libro e di informazioni a suo giudizio prive di fondamento. La donna chiede il sequestro del libro su tutto il territorio nazionale. Il direttore editoriale Tricarico ha commentato: “Non comprendiamo la motivazione di De Jaco a querelare la nostra casa editrice e la scrittrice Mariella Boerci. Quello che maggiormente ci stupisce è che De Jaco doveva essere nostro ospite per presentare il libro, che è uscito a dicembre dell'anno scorso. Ci stupisce che proprio ora nasca questa inutile polemica”.
Gli ultimi sviluppi legali della vicenda, invece, vedono in primo piano l’udienza in Appello del 7 Aprile nel corso della quale si deciderà delle sorti dell’ex legale di Sabrina Misseri, Vito Russo, accusato dei reati di tentativo di favoreggiamento, intralcio alla giustizia e soppressione di atti.
Il Comune di Avetrana, dal canto suo, ha reso noto che nel corso del processo si costituirà parte civile. Secondo l' amministrazione comunale la vicenda ha danneggiato l'immagine del Comune.
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