Scandalo Sanità: Alberto Tedesco interrogato per 7 ore, ho chiarito tutto

BARI. E' durato per ben 7 ore dinanzi al gip Giuseppe De Benedictis l'interrogatorio del sen. Alberto Tedesco, il quale ha chiesto - come ha annunciato egli stesso nei giorni scorsi - la revoca della misura cautelare disposta nei suoi confronti nelle scorse settimane e per la quale e' stata chiesta al Senato l'autorizzazione all'esecuzione. All'interrogatorio hanno partecipato i pm Desireè Digeronimo, Marcello Quercia e Francesco Bretone.

INTERROGATO DIRETTORE AMMINISTRATIVO STALLONE - Prima di sentire il Tedesco, i magistrati hanno interrogato Tommaso Antonio Stallone, 47 anni, di Bisceglie (Bari), direttore amministrativo dell’Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico 'De Bellis' di Castellana Grotte. Per Stallone, è stata dipsosta nelle scorse settimane l'interdizione per due mesi dai pubblici uffici nell’ambito della stessa inchiesta in cui è coinvolto il sen.Tedesco. Stallone è accusato di un episodio di abuso d’ufficio per l'assunzione di una bibliotecaria nell’Istituto De Bellis. Il suo difensore, Leonardo Iannone, a conclusione dell’interrogatorio durato poco più di mezz'ora ha detto di aver depositato una memoria scritta in cui chiede il rigetto della richiesta interdittiva. Il gip si è riservato di decidere.
Rispondendo alle domande dei pm, Stallone – ha riferito il suo avvocato – si è difeso e ha motivato la sua estraneità ai fatti, documentando che al momento del'avvio della procedura di assunzione della bibliotecaria, nel marzo 2008, non era ancora in servizio come direttore amministrativo a Castellana Grotte, nomina avvenuta nell’agosto successivo.
Tedesco viene sentito sui fatti che gli vengono contestati come reati in relazione alla sua attivita' di assessore alla sanita' della Regione Puglia nel periodo dal 2005 al 2009.

L'ACCUSA PER TEDESCO - Accogliendo alcune delle richieste della procura, il giudice De Benedictis tuttavia respinse altre 15 richieste di cattura e non ritenne sussistente l’ipotesi accusatoria secondo cui la sanità pugliese sarebbe stata gestita, negli anni in cui Tedesco era assessore, da un’associazione per delinquere. Il provvedimento di arresto per Tedesco è per i reati di concussione, due tentativi di concussione, corruzione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso. Per il senatore è stata respinta la richiesta di arresto per associazione per delinquere, due abusi d’ufficio e un tentativo di abuso d’ufficio e per due episodi di rivelazione del segreto d’ufficio.
Tedesco ha riferito di aver chiarito la sua posizione sugli episodi contestati e ha parlato di clima costruttivo rilevando che le domande gli sono state poste soprattutto dai pm: "Credo di aver chiarito tutto, ovviamente dal mio punto di vista. Se questo verra' valutato positivamente o meno dai pubblici ministeri, non lo so" ha detto Tedesco ai giornalisti al termine del lungo interrogatorio di garanzia. "Mi sono state fatte domande in merito a tutti gli episodi contestati - ha aggiunto - e ho dato risposte su tutto".
Rispondendo ad una domanda su quello che si aspetta dalla giunta alle autorizzazioni a procedere del Senato, Tedesco ha detto che si augura che "la giunta non debba piu' occuparsi di questo problema".

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