Scandalo Sanità: Tedesco, Senato autorizzi mio arresto. Vendola? Uomo privo di sentimenti

BARI. "Non posso accettare che la magistratura chieda il mio arresto e che il Senato mi salvi. Per questo quando il provvedimento giungera' in aula invitero' l'assemblea ad autorizzare il carcere". Replica cosi' il senatore Pd Alberto Tedesco alla richiesta di misura cautelare, presentata in Parlamento dal tribunale di Bari, in un'intervista che Panorama pubblica nel numero in edicola da domani.

L'INTERVISTA - Nell'intervista Tedesco, ex assessore alla Sanita' pugliese, parla della sua vicenda giudiziaria e attacca il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: "Un uomo privo di sentimenti. Con lui, sino a quando gli sono stato utile elettoralmente, ho avuto ottimi rapporti. Anche quando ero indagato. Dal giorno dopo le elezioni del 2010 mi ha accuratamente ignorato".
Il senatore Pd ironizza sull'interesse di Vendola per le nomine dei vertici della sanita' regionale: "Nelle sue famose 'narrazioni' c'e' un posto anche per i direttori generali", dice. Il parlamentare non risparmia neppure il sindaco di Bari, Michele Emiliano: si interressava delle nomine "perche' era preoccupato di mantenere gli equilibri all'interno del partito - aggiunge Tedesco - Ha sempre cercato di influenzare le politiche regionali e questo ha creato in quegli anni attrito anche con Vendola". Il senatore punta il dito anche contro i compagni di partito Rosy Bindi e Francesco Boccia: "Senza aver letto una carta si sono scagliati con inaudita violenza contro di me".

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