BARI. Solo ora le famiglie stanno constatando quanto veritiere siano state le nostre previsioni allorché, in vista delle iscrizioni degli alunni al nuovo anno scolastico, pur accusati, come consuetudine, di allarmismo, consigliammo loro di privilegiare esclusivamente la richiesta del modello a quaranta o trenta ore. E' quanto sostiene in una nota la segreteria Flc Cgil barese. Ci giunge voce che a Bari, - prosegue la nota - non meno che a Toritto, Putignano, e in altri comuni della provincia, va montando la legittima protesta delle famiglie, che ci impegniamo a sostenere sin d’ora, con la relativa richiesta di incontri di chiarimento con dirigenti e amministratori locali.
I motivi della protesta - spiega la Cgil - sono in realtà imputabili solo ai tagli d’organico che, nella scuola primaria, rischieranno di comprometterne seriamente la funzionalità. Vediamo un po’ di numeri.
L’anno prossimo in Italia ci saranno altri 19.700 docenti in meno con una riduzione percentuale media pari al 3,20%. In Puglia però, come in altre regioni meridionali, la percentuale salirà al 4% portando così i tagli nella nostra regione a quota 1878 che, aggiunti ai 2.535 dello scorso anno, e ai 3.425 effettuati due anni fa corrispondono a 7.838 cattedre perse nel triennio!
Cos’accadrà, allora, nella nostra provincia? Al momento le incognite e le variabili sono numerose, ma non tanto da impedirci di provare a fare due conti almeno sulla scuola primaria.
I PENSIONAMENTI - Nella nostra provincia, in base ai dati nazionali forniti dal MIUR, nella scuola primaria (elementare) avremo all’incirca 270 posti di insegnamento che si liberano per i pensionamenti e che, secondo la Gelmini, dovrebbero servire ad assorbire l’entità dei tagli del prossimo anno. In realtà, il vantaggio ventilato dal ministro è quasi nullo in quanto:
1. innanzitutto è previsto in provincia un calo di iscrizioni stimabile in 1.250 unità pari a 70 classi circa e 68 posti di organico che, ridimensiona in 200 unità il numero dei posti rimasti liberi;
2. da queste 200 unità dobbiamo poi sottrarre gli 83 posti dei docenti già soprannumerari che ne riducono a 120 il beneficio;
3. infine, poiché sul tempo pieno è prevedibile un incremento di 55 classi intermedie con 100 docenti circa.
Vediamo che il beneficio dei pensionamenti risulta così quasi annullato.
I TAGLI - Secondo le nostre stime i tagli per il prossimo anno all’organico della primaria, nella nostra provincia, ammonteranno a ben 270 unità circa visto che, sul dato regionale delle 1878 cattedre, ben 760 riguarderanno la sola scuola primaria. Questi tagli si otterranno:
da un lato con il taglio a 27 ore settimanali dell’offerta formativa;
dall’altro con l’aumento del numero di alunni per classe in aule ridotte sempre più a pollaio;
infine con il taglio del tempo pieno richiesto dalle famiglie di bambini delle nuove classi prime.
SCUOLA PRIMARIA A.S. 2009/10 A.S. 2010/11 Stima 2011/12
Totale Alunni iscritti 82.848 82.331 81.050
Alunni tempo normale 77.932 74.967 72.900
Alunni tempo pieno 4.916 6.684 8.200
Classi a tempo pieno 255 337 390
I motivi della protesta - spiega la Cgil - sono in realtà imputabili solo ai tagli d’organico che, nella scuola primaria, rischieranno di comprometterne seriamente la funzionalità. Vediamo un po’ di numeri.
L’anno prossimo in Italia ci saranno altri 19.700 docenti in meno con una riduzione percentuale media pari al 3,20%. In Puglia però, come in altre regioni meridionali, la percentuale salirà al 4% portando così i tagli nella nostra regione a quota 1878 che, aggiunti ai 2.535 dello scorso anno, e ai 3.425 effettuati due anni fa corrispondono a 7.838 cattedre perse nel triennio!
Cos’accadrà, allora, nella nostra provincia? Al momento le incognite e le variabili sono numerose, ma non tanto da impedirci di provare a fare due conti almeno sulla scuola primaria.
I PENSIONAMENTI - Nella nostra provincia, in base ai dati nazionali forniti dal MIUR, nella scuola primaria (elementare) avremo all’incirca 270 posti di insegnamento che si liberano per i pensionamenti e che, secondo la Gelmini, dovrebbero servire ad assorbire l’entità dei tagli del prossimo anno. In realtà, il vantaggio ventilato dal ministro è quasi nullo in quanto:
1. innanzitutto è previsto in provincia un calo di iscrizioni stimabile in 1.250 unità pari a 70 classi circa e 68 posti di organico che, ridimensiona in 200 unità il numero dei posti rimasti liberi;
2. da queste 200 unità dobbiamo poi sottrarre gli 83 posti dei docenti già soprannumerari che ne riducono a 120 il beneficio;
3. infine, poiché sul tempo pieno è prevedibile un incremento di 55 classi intermedie con 100 docenti circa.
Vediamo che il beneficio dei pensionamenti risulta così quasi annullato.
I TAGLI - Secondo le nostre stime i tagli per il prossimo anno all’organico della primaria, nella nostra provincia, ammonteranno a ben 270 unità circa visto che, sul dato regionale delle 1878 cattedre, ben 760 riguarderanno la sola scuola primaria. Questi tagli si otterranno:
da un lato con il taglio a 27 ore settimanali dell’offerta formativa;
dall’altro con l’aumento del numero di alunni per classe in aule ridotte sempre più a pollaio;
infine con il taglio del tempo pieno richiesto dalle famiglie di bambini delle nuove classi prime.
SCUOLA PRIMARIA A.S. 2009/10 A.S. 2010/11 Stima 2011/12
Totale Alunni iscritti 82.848 82.331 81.050
Alunni tempo normale 77.932 74.967 72.900
Alunni tempo pieno 4.916 6.684 8.200
Classi a tempo pieno 255 337 390