BARI. Non saranno meno di 300 le cattedre di scuola superiore che salteranno nella nostra provincia il prossimo anno scolastico a fronte dei 907 posti in meno nell’organico di diritto pugliese mentre saranno un cinquantina le cattedre che salteranno nella secondaria di I grado a fronte di un taglio regionale di 124 posti. Lo rende noto in un comunicato la segreteria Flc Cgil barese. Cos’altro accadrà, allora, nella nostra provincia? Al momento - prosegue la nota - le incognite e le variabili sono numerose, ma non tanto da impedirci di provare a fare due conti. Vediamo un po’ di numeri.
I PENSIONAMENTI - Nella nostra provincia, una boccata d’ossigeno per i lavoratori è rappresentata solo dai dati sul pensionamento che, in base ai dati nazionali forniti dal MIUR, nella scuola secondaria di I e II grado ammonteranno complessivamente a 650 posti. Di questi, purtroppo, solo 250 ne resteranno disponibili al netto dei tagli.
IL CASO EMBLEMATICO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - Qui il dato sulle iscrizioni è estremamente indicativo della logica ragionieristica applicata dal ministro Gelmini: nonostante un leggero aumento delle iscrizioni avremo, in provincia di Bari, 45 posti docente in meno ed il rapporto medio di alunni per classe più alto d’Italia( in tutto 134.774 ammassati in 5.765 classi)! Riteniamo estremamente punitivo la riduzione di organico per questo settore di scuola.
SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO - In questo settore di scuola è previsto in provincia un calo di iscrizioni stimabile in 500 unità circa (pari, all’incirca, a 23 classi e a 50 posti di organico): il resto dei tagli sarà frutto degli effetti dell’estensione al II anno della riforma Gelmini, della riduzione oraria al terzo anno dei professionali e al V anno dei tecnici, e soprattutto dell’aumento degli alunni nelle classi: infatti anche in questo settore siamo collocati ai vertici, dopo Bologna e Milano, della non invidiabile classifica delle aule più affollate: 217.000 alunni saranno stipati in 9.120 classi circa.
I PENSIONAMENTI - Nella nostra provincia, una boccata d’ossigeno per i lavoratori è rappresentata solo dai dati sul pensionamento che, in base ai dati nazionali forniti dal MIUR, nella scuola secondaria di I e II grado ammonteranno complessivamente a 650 posti. Di questi, purtroppo, solo 250 ne resteranno disponibili al netto dei tagli.
IL CASO EMBLEMATICO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - Qui il dato sulle iscrizioni è estremamente indicativo della logica ragionieristica applicata dal ministro Gelmini: nonostante un leggero aumento delle iscrizioni avremo, in provincia di Bari, 45 posti docente in meno ed il rapporto medio di alunni per classe più alto d’Italia( in tutto 134.774 ammassati in 5.765 classi)! Riteniamo estremamente punitivo la riduzione di organico per questo settore di scuola.
SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO - In questo settore di scuola è previsto in provincia un calo di iscrizioni stimabile in 500 unità circa (pari, all’incirca, a 23 classi e a 50 posti di organico): il resto dei tagli sarà frutto degli effetti dell’estensione al II anno della riforma Gelmini, della riduzione oraria al terzo anno dei professionali e al V anno dei tecnici, e soprattutto dell’aumento degli alunni nelle classi: infatti anche in questo settore siamo collocati ai vertici, dopo Bologna e Milano, della non invidiabile classifica delle aule più affollate: 217.000 alunni saranno stipati in 9.120 classi circa.