BARI. È stata confermata per un anno la collaborazione tra Comune e Provincia di Bari per il mantenimento della tendopoli in viale Maratona, inaugurata nel dicembre del 2009 per ospitare i senza fissa dimora a causa dell'emergenza freddo. È quanto stabilito nella riunione tenuta oggi a Palazzo di città dagli assessori al Welfare Ludovico Abbaticchio, all'Economia Giovanni Giannini e all'Accoglienza Fabio Losito, dai rappresentanti della Provincia di Bari e della Croce Rossa Italiana.
Grazie alla collaborazione con la CRI sarà stipulato un secondo protocollo di intesa per fornire assistenza a 120 persone, senza alcun tipo di rifugio, in aggiunta al lavoro già costante di accoglienza svolto dal Comune di Bari in convenzione con i centri Andromeda, Soleluna e Caritas.
La nota dolente dell'esodo dei profughi, che si sta concretizzando in questi giorni sulle coste italiane, vede Bari sempre più esposta all'impegno istituzionale dell'assistenza alle persone fragili. Per questo motivo, aldilà di ogni appartenenza politica, è stato rinnovato l'intervento congiunto con la Provincia di Bari.
"La presenza all'interno della tendopoli di persone italiane ormai supera il 65% degli ospiti - ha dichiarato l'assessore Abbaticchio - il che significa che non si può più parlare solo di emergenza profughi, ma di una vera e propria emergenza povertà che colpisce quotidianamente una parte cospicua della popolazione. In un contesto straordinario quale è l'esodo massiccio di migranti dal Nord Africa, chiediamo ancora una volta alla Prefettura di coordinare un tavolo di crisi sul tema emergenza dei senza fissa dimora, e alla Regione Puglia, in particolare all'assessore Elena Gentile e Nicola Fratoianni, di individuare finanziamenti specifici per le città riservatarie, come Bari, preposte alle politiche dell'accoglienza".
"Attraverso la stipula della convenzione - continua Ludovico Abbaticchio - il Comune di Bari, assieme alla Provincia, lancia un segnale chiaro alle affermazioni poco nobili del ministro Bossi, dimostrando che sui temi dell'assistenza alle persone in difficoltà non ci sono colori di bandiera. Più dimostriamo di essere un popolo unito, più ci metteremo nelle condizioni di ottenere quanto nei nostri diritti dall'Unione Europea. Mi auguro che il senso istituzionale che accompagna Comune e Provincia di Bari, aiuti i nostri interlocutori regionali e nazionali a trovare, nell'interesse di tutti, dei punti più qualificati di incontro per la gestione della cosa pubblica".
Grazie alla collaborazione con la CRI sarà stipulato un secondo protocollo di intesa per fornire assistenza a 120 persone, senza alcun tipo di rifugio, in aggiunta al lavoro già costante di accoglienza svolto dal Comune di Bari in convenzione con i centri Andromeda, Soleluna e Caritas.
La nota dolente dell'esodo dei profughi, che si sta concretizzando in questi giorni sulle coste italiane, vede Bari sempre più esposta all'impegno istituzionale dell'assistenza alle persone fragili. Per questo motivo, aldilà di ogni appartenenza politica, è stato rinnovato l'intervento congiunto con la Provincia di Bari.
"La presenza all'interno della tendopoli di persone italiane ormai supera il 65% degli ospiti - ha dichiarato l'assessore Abbaticchio - il che significa che non si può più parlare solo di emergenza profughi, ma di una vera e propria emergenza povertà che colpisce quotidianamente una parte cospicua della popolazione. In un contesto straordinario quale è l'esodo massiccio di migranti dal Nord Africa, chiediamo ancora una volta alla Prefettura di coordinare un tavolo di crisi sul tema emergenza dei senza fissa dimora, e alla Regione Puglia, in particolare all'assessore Elena Gentile e Nicola Fratoianni, di individuare finanziamenti specifici per le città riservatarie, come Bari, preposte alle politiche dell'accoglienza".
"Attraverso la stipula della convenzione - continua Ludovico Abbaticchio - il Comune di Bari, assieme alla Provincia, lancia un segnale chiaro alle affermazioni poco nobili del ministro Bossi, dimostrando che sui temi dell'assistenza alle persone in difficoltà non ci sono colori di bandiera. Più dimostriamo di essere un popolo unito, più ci metteremo nelle condizioni di ottenere quanto nei nostri diritti dall'Unione Europea. Mi auguro che il senso istituzionale che accompagna Comune e Provincia di Bari, aiuti i nostri interlocutori regionali e nazionali a trovare, nell'interesse di tutti, dei punti più qualificati di incontro per la gestione della cosa pubblica".