Terremoto 8,9 Richter devasta Giappone: migliaia i morti. Ue, pronti ad aiuti

ROMA. (GUARDA I VIDEO CHOC DELLA TRAGEDIA) Un terremoto di intensità devastante, il settimo nella storia del pianeta e il primo in Giappone - due scosse e altre dodici di assestamento - ha investito Tokyo (alle 14.45 locali, in Italia erano le prime ore dell'alba), dove i grattacieli hanno oscillato sotto le scosse sismiche e la popolazione si è data alla fuga in cerca di riparo: le autorità hanno immediatamente lanciato l’allarme tsunami, avvertendo che il movimento tellurico avrebbe potuto generare un’onda anomala alta ben 6 metri. L'allarme tsunami è stato esteso a tutto il Pacifico, all'Australia, Messico, Nuova Zelanda e America Latina. Le onde telluriche sono state avvertire distintamente fino a Pechino. Analoghi allarmi sono stati diramati nella Siberia russa e alle isole Marianne. L'evento sismico ha raggiunto magnitudo 8,8 della scala Richter, investendo in particolare Tokyo dove nel nel porto sono scoppiati focolai d’incendio. I morti sarebbero almeno cinquanta, e il bilancio è destinato a salire, mentre i feriti sono una ventina. Per quel che riguarda i dispersi ancora non ci sono cifre certe, ma soltanto nella prefettura di Fukushima non ci sono tracce di almeno 19 persone. La cifra complessiva è di 39 persone, ma i morti sarebbero a centinaia. Nell'area di Tokyo le comunicazioni telefoniche sono praticamente impossibili, mentre invece regge la rete internet, tramite la quale la popolazione cerca di coordinare i soccorsi.

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"EMERGENZA ATOMICA" - Successivamente il governo di Tokyo ha dichiarato una situazione di emergenza sull'energia nucleare. La misura viene annunciata in caso di fughe radioattive da centrali nucleari o di avarie nei sistemi di raffreddamento. Intanto, l’Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) ha affermato in un comunicato che sta cercando di raccogliere ulteriori informazioni su quanto sta succedendo e se le installazioni nucleari potrebbero essere a rischio per le conseguenze dello tsunami generato dal terremoto. Le quattro centrali nucleari più vicine all’epicentro del sisma erano state immediatamente bloccate per sicurezza. Un incendio è scoppiato nelocale turbine della centrale nucleare Onagawa della prefettura diMiyagi, nel nordest del Giappone. Il governo di Tokyo ha comunque assicurato che non ci sarebbero fughe radioattive.

SCOSSE E TSUNAMI - Come preannunciato, l''onda anomala si è abbattuta sulle coste giapponesi. Un impressionante filmato andato in onda sull'emittente pubblica Nhk ha mostrato molteplici auto sommerse dall’onda del mare Kamaishi, nella prefettura Iwate, mentre l’onda di 10 metri dello tsunami si abbatteva sulla costa. La prima scossa, di magnitudo 7.9, poi corretta ad 8.8 quindi a 8.9, secondo l'istituto di Geofisica americano, aveva un epicentro a una profondità di 24,4 chilometri e a 81 miglia da Sendai. Una seconda forte scossa di 7.8 si è registrata alle 15.15 locali (le 7,15 in Italia) al largo delle acque della prefettura di Ibaraki, alla profondità di 80 chilometri. Intorno alle 12.30, ora italiana, si è appreso che lo tsunami ha letteralmente spazzato via una nave passeggeri con a bordo un centinaio di passeggeri: lo ha reso noto l'agenzia di stampa nipponica Kyodo.

TASK FORCE - Il primo ministro del Giappone, Naoto Kan, ha creato una task force per affrontare le conseguenze del sisma. Kan ha comunicato in una conferenza stampa che le centrali nucleari "si sono fermate automaticamente" e che "non ci sono notizie di fughe di radiazioni". Il capo del governo ha espresso le più "profonde condoglianze a chi sta soffrendo le conseguenze" di questo "fortissimo terremoto" e ha chiesto alla popolazione di continuare a seguire le indicazioni trasmesse televisivamente con tranquillità. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali. Le Nazioni Unite sono in allerta e pronte a fornire il loro aiuto in Giappone. Lo ha annunciato Elisabeth Byrs, portavoce dell’Ufficio Onu per il coordinamento delle questioni umanitarie. "I nostri esperti sono in stretto contatto con le autorità giapponesi e finora tutte le risorse nazionali del Giappone sono pienamente impegnate nella risposta all’emergenza".

UE PRONTA AD AIUTI - L’Unione europea ha fatto sapere di essere pronta ad aiutare il Giappone "con ogni mezzo a sua disposizione in caso di bisogno". E’ quanto si legge in un messaggio del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy divulgato a Bruxelles dove è in corso il vertice straordinario dei capi di stato sulla Libia. "Siamo profondamente preoccupati - si legge nella nota - alla notizia dello tsunami che ha devastato il Paese causando danni materiali a persone e a cose".

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