BARI. I giovani medici specializzandi dell’Università di Bari protestano per l’aumento ingiustificato ed elevato di tasse e contributi di frequenza delle Scuole di Specializzazione della Facoltà di medicina e chirurgia. Si parla di un incremento pari al 60%. Dai 968 euro annui del 2009-2010 si passerebbe a 1550 euro, per effetto delle decisioni del Consiglio di Amministrazione dell’Università Aldo Moro.
Nella seduta del 3 agosto 2010, tra le misure del piano di rientro dal disavanzo dell’Ateneo barese per circa 52 milioni di euro, il CdA ha modificato il Regolamento Tasse e Contributi, prevedendo l’aumento della contribuzione a carico degli iscritti alle scuole di Specializzazione.
Per l’anno accademico 2010–2011 gli specializzandi dovrebbero versare 1550,00 euro annui, a fronte dei 968,00 dell’anno precedente (pari ad una mensilità da erogare nelle casse dell’Università degli Studi di Bari), il che equivale ad un aumento percentuale di circa il 60%.
I medici in formazione hanno redatto ed inviato al Magnifico Rettore un documento di protesta, in cui chiedono la sospensione del provvedimento e l’avvio di un tavolo di confronto .
“Abbiamo più volte chiesto un colloquio con il Prorettore, in qualità di responsabile della commissione tasse. Tempo sprecato – fanno sapere gli specializzandi, circa 600 - ad oggi non abbiamo avuto la possibilità di avere risposte. Si decide sulla nostra pelle senza darci neanche spiegazioni.
Per questo, entro la fine di marzo ci asterremo dalle attività previste per il medico in formazione specialistica e ci recheremo in Ateneo, per avere spiegazioni, come nostro diritto-
Tutte le nostre richieste si riassumo in un’unica domanda: “l’aumento delle tasse a fronte di cosa?”. Al rincaro imposto non corrisponde infatti un aumento dei servizi né tantomeno del livello di insegnamento, pertanto noi specializzandi chiediamo a gran voce l’immediata sospensione del pagamento delle tasse e il ripristino dei contributi previsti per gli anni precedenti.
Nella seduta del 3 agosto 2010, tra le misure del piano di rientro dal disavanzo dell’Ateneo barese per circa 52 milioni di euro, il CdA ha modificato il Regolamento Tasse e Contributi, prevedendo l’aumento della contribuzione a carico degli iscritti alle scuole di Specializzazione.
Per l’anno accademico 2010–2011 gli specializzandi dovrebbero versare 1550,00 euro annui, a fronte dei 968,00 dell’anno precedente (pari ad una mensilità da erogare nelle casse dell’Università degli Studi di Bari), il che equivale ad un aumento percentuale di circa il 60%.
I medici in formazione hanno redatto ed inviato al Magnifico Rettore un documento di protesta, in cui chiedono la sospensione del provvedimento e l’avvio di un tavolo di confronto .
“Abbiamo più volte chiesto un colloquio con il Prorettore, in qualità di responsabile della commissione tasse. Tempo sprecato – fanno sapere gli specializzandi, circa 600 - ad oggi non abbiamo avuto la possibilità di avere risposte. Si decide sulla nostra pelle senza darci neanche spiegazioni.
Per questo, entro la fine di marzo ci asterremo dalle attività previste per il medico in formazione specialistica e ci recheremo in Ateneo, per avere spiegazioni, come nostro diritto-
Tutte le nostre richieste si riassumo in un’unica domanda: “l’aumento delle tasse a fronte di cosa?”. Al rincaro imposto non corrisponde infatti un aumento dei servizi né tantomeno del livello di insegnamento, pertanto noi specializzandi chiediamo a gran voce l’immediata sospensione del pagamento delle tasse e il ripristino dei contributi previsti per gli anni precedenti.