XII edizione del Cinema Europeo a Lecce: primo piano per Servillo, Verdone e Scamarcio

LECCE. Primo piano su Toni Servillo con 17 film in rassegna, dall'esordio con Mario Martone ('Morte di un matematico napoletano') al 'Gioiellino' di Molaioli. Carlo, Luca e Silva Verdone per il premio intitolato al padre Mario, Sandra Milo protagonista dell'anteprima nazionale 'W Zappatore' di Massimiliano Verdesca. Riccardo Scamarcio ospite delle giornate degli attori con 'L'uomo nero' di Sergio Rubini.

GLI EVENTI IN PROGRAMMA - Ecco alcuni degli eventi in programma alla XII edizione del Cinema Europeo (Lecce 12 -16 aprile 2011), la manifestazione diretta da Alberto La Monica e Cristina Soldano. "Un festival che ho visto crescere, raddoppiare, anzi triplicare in un anno", dice Carlo Verdone alla conferenza stampa di presentazione, giurato doc con la sorella Silvia e il fratello Luca per il riconoscimento assegnato a un'opera italiana in memoria del padre Mario.

LA POLEMICA CON VENEZIA - E a proposito della polemica scoppiata nei giorni scorsi sulla coesistenza di Roma e Venezia aggiunge: "Sono due manifestazioni diverse: una e' la Mostra, l'altra una Festa. A Roma si fanno incontri con attori, autori, e soprattutto il pubblico. Non sono in competizione: nel rispetto delle idee di ciascuno, auguro al ministro Galan buonsenso e saggezza".

CINEMA EUROPEO - Il festival propone un'ampia panoramica del recente cinema europeo: dieci opere in concorso, tra cui il sardo Peter Marcias con 'I bambini della sua vita', protagonista Piera degli Esposti. Perlopiu' storie di ordinaria disperazione: da quella di una separazione ('Tuesday After Christmas' di Radu Muntean), all'alienazione di due ragazze che sfocia nella follia ('Des filles en noir' di Jean-Paul Civeyrac), l'insospettabile autore di un triplice omicidio ('The Camera Murderer' di Robert Adrian Pejo), ai tentativi di un capitano di salvare un gruppo di clandestini mediorientali alla deriva su un barcone ('Man at Sea' di Costantinos Giannaris).

GIURIA INTERNAZIONALE - A decidere l'Ulivo d'Oro per il miglior film una giuria internazionale composta da Alberto Barbera, Giuseppe Battiston, Marina Sanna, Elizabeth Missland, presieduta da Paulo Branco. Al produttore portoghese e' dedicato anche un omaggio: tra i titoli, scelti insieme allo stesso Branco, si potranno vedere al festival: 'Lisbon Story' di Wim Wenders (1994; 'I misteri del convento' di Manoel de Oliveira (1995); 'Lontano da Dio e dagli uomini' di Sharunas Bartas (1996); 'La ragazza di Rose Hill' di Alain Tanner (1989); 'I misteri di Lisbona' di Raoul Ruiz (2010).
Accanto a Paulo Branco, la retrospettiva completa dei lavori del regista, pugliese di anscita, Emidio Greco: da 'L'invenzione di Morel', ''Niente da nascondere' a 'L'uomo privato' e l'ultimo 'Notizie degli scavi'.

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