Yara: è giallo sul furgone bianco

di Roberta Calò. Nel corso della trasmissione Quarto Grado Marina Abeni, una cittadina di Brembate di Sopra, avrebbe riconosciuto in un filmato delle telecamere di sorveglianza di una banca in cui appaiono due persone nascoste dietro un cespuglio commentando: “Potrebbero essere i due sconosciuti che ho incontrato”. La testimonianza farebbe esplicito riferimento alla data e all’ora in cui è scomparsa la piccola Yara Gambirasio.
Gli investigatori hanno ascoltato anche un vicino di casa della famiglia Gambirasio residente in via Rampinelli che avrebbe notato la medesima autovettura e si sarebbe recato dai carabinieri per riferire i dettagli.
Parallelamente le indagini approfondiscono la natura delle ferite di arma da taglio che, secondo alcuni, potrebbero richiamare un rituale esoterico; il sostituto procuratore responsabile del caso, Letizia Ruggeri, ha dichiarato: “Non lo possiamo escludere anche se le lesioni sono di difficile interpretazione. Tutta la vicenda è inquietante”. Senza confermare né confutare alcuna strada ha chiarito: “Possiamo solo dire che su questa indagine sono al lavoro i migliori esperti d’Italia”.
Le piste che si vanno aprendo sono molteplici, come lo stesso pm ha fatto notare: “Cerchiamo in tutta la provincia”; lo stesso ritrovamento delle tracce del Dna potrebbe non essere “per forza una svolta del caso”; la Ruggeri ha infatti fatto notare: “Non smentisco l'esistenza di tracce di Dna, ma non è detto che siano per forza decisive”. L’incognita è di fatti connessa all’ipotesi che le suddette tracce potrebbero non appartenere agli assassini. Dagli ultimi accertamenti, peraltro, sembrano ancora oscure la data esatta e l’ora dell’omicidio.
Ancora dubbia anche la data in cui avranno luogo i funerali; la cerimonia verrà probabilmente celebrata presso il centro polisportivo di Brembate dal parroco don Corinno affiancato dal vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi.
La scelta non avrebbe una valore intrinseco, essendo l’origine da cui ha poi preso vita questa tragica e inspiegabile vicenda; l’obiettivo era quello di cercare un luogo che potesse ospitare un numerose considerevole di persone conciliando con le previsioni metereologi che nei prossimi giorni avrebbero prospettato tempo incerto e variabile. Le eventuali alternative potrebbero forse essere il grande cortile della casa di riposo comunale e la piazza antistante il municipio, che però sono all'aperto.
La comunità di Brembate e l’amministrazione comunale in attesa delle celebrazioni ufficiali, hanno organizzato sabato 12 marzo alle ore 20.30 una fiaccolata commemorativa il cui obiettivo è stato palesato dal sindaco del paese: “Abbiamo deciso di promuovere questa iniziativa per dire no alla violenza, soprattutto contro le persone più deboli i bambini e le donne con l'amarezza nel cuore di tutti e con la tristezza che il corpo di Yara senza vita è stato trovato sul nostro territorio. Come tutti abbiamo sperato e confidato che tornasse a Brembate Sopra per far ritornare il sorriso ai suoi familiari, alle sue compagne di ginnastica ritmica, ai suoi amici, ai suoi concittadini. Ognuno di noi avrebbe voluto trovarla viva e sorridente. Invece siamo qui, magari con qualche polemica gratuita e senza senso, a piangere e a riflettere su quanto accaduto. Vorrei chiedere che partecipino alla fiaccolata anche la gente dei paesi dell'Isola per dire al mondo tutti insieme che amiamo la vita e Yara sarà sempre nei nostri cuori”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto