di Roberta Calò. Nuove tracce di dna sulla felpa che Yara Gabirasio indossava il giorno dell'omicidio. Secondo le prime indiscrezioni apparterebbe ad un uomo estraneo alla famiglia. Gli inquirenti considerano questo elemento presente sulla parte laterale dell'indumento più importante delle tracce presenti sui guanti risultando quasi perfettamente leggibile. La traccia per la posizione in cui si trova, infatti, sarebbe stata preservata dalla giacca che copriva la maglia proteggendola da agenti atmosferici esterni. Intanto il magistrato Letizia Ruggeri in merito ai numerosi prelievi di dna ha dichiarato: "sono 400, poi si vedrà ". Per quanto concerne la nuova prova rilevata ha commentato: "A me non risulta. E credo che sarei la prima persona a esserne informata, nel caso". Sull'eventuale ipotesi di espandere questi test a un raggio di popolazione più ampio ha affermato: "Per ora lavoriamo su scenari circoscritti. Una volta esperito ogni tentativo in questo senso vedremo se estendere i test, anche perché c'è un costo rilevante per i contribuenti. Estenderli a tutta la popolazione? Si vedrà , ma per adesso ci limitiamo a delle realtà ben definite". In merito alla situazione di Fikri, il muratore marocchino impiegato nel cantiere di Mappello e inizialmente indagato, il magistrato ha categoricamente concluso: "E' da quando ho firmato la scarcerazione che ritengo che non ci siano elementi su di lui. E nuovi elementi non sono emersi nel corso delle indagini fino a ora. Quindi non vedo perché risentirlo".
Approfondimenti investigativi avrebbero chiarito che la vittima si mangiava le unghie e che quindi risultavano troppo corte per conservare eventuali tracce di dna del suo assassino, ma non hanno saputo rispondere all'interrogativo posto sul come sia possibile che il cerchietto di Yara non sia venuto via dalla testa.
Approfondimenti investigativi avrebbero chiarito che la vittima si mangiava le unghie e che quindi risultavano troppo corte per conservare eventuali tracce di dna del suo assassino, ma non hanno saputo rispondere all'interrogativo posto sul come sia possibile che il cerchietto di Yara non sia venuto via dalla testa.
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