FOGGIA. Il questore di Foggia Maria Rosaria Maiorino, sulla base della relazione redatta dagli agenti del Commissariato di Polizia di Manfredonia, ha emesso un provvedimento di Daspo (Divieto di assistere a manifestazioni sportive) a carico di un calciatore, Alessio Lupoli, 22 anni, che milita nella squadra di 2° Categoria della 'Civilis Atletico', nel centro sipontino.
Il giovane, lo scorso 3 aprile, si e' reso protagonista di una violenta aggressione all'arbitro nel corso dell'incontro tra le compagini della Civilis e dello Sporting Daunia. Il calciatore, per due anni, non potra' accedere all'interno degli stadi dove si disputino competizioni calcistiche di qualsiasi societa' sportiva e di ogni livello agonistico nell'ambito del territorio nazionale. A causa dell'aggressione l'incontro di calcio venne sospeso.
I poliziotti della Volante, che effettuava servizio di vigilanza nel campo sportivo 'Salvemini', intervennero per calmare gli animi dopo la sospensione dell'incontro. Vicino agli spogliatoi c'erano ancora un centinaio di tifosi a discutere animatamente le decisioni del direttore di gara il quale riferi' agli agenti di un'aggressione, successiva a un'ammonizione comminata per un fallo di gioco a Lupoli che per tutta risposta lo colpi' al volto con una testata, episodio confermato dal dirigente accompagnatore dell'arbitro. Sedati gli animi, l'arbitro, che presentava un vistoso gonfiore allo zigomo sinistro, venne scortato per proteggerne l'incolumita' all''uscita del campo sportivo.
Proprio ad aprile dell'anno scorso il ministro dell'Interno Roberto Maroni parlando del Daspo, in riferimento agli episodi del derby Roma-Lazio, disse che il provvedimento si sarebbe dovuto applicare anche a certi giocatori e a certi genitori.
Il giovane, lo scorso 3 aprile, si e' reso protagonista di una violenta aggressione all'arbitro nel corso dell'incontro tra le compagini della Civilis e dello Sporting Daunia. Il calciatore, per due anni, non potra' accedere all'interno degli stadi dove si disputino competizioni calcistiche di qualsiasi societa' sportiva e di ogni livello agonistico nell'ambito del territorio nazionale. A causa dell'aggressione l'incontro di calcio venne sospeso.
I poliziotti della Volante, che effettuava servizio di vigilanza nel campo sportivo 'Salvemini', intervennero per calmare gli animi dopo la sospensione dell'incontro. Vicino agli spogliatoi c'erano ancora un centinaio di tifosi a discutere animatamente le decisioni del direttore di gara il quale riferi' agli agenti di un'aggressione, successiva a un'ammonizione comminata per un fallo di gioco a Lupoli che per tutta risposta lo colpi' al volto con una testata, episodio confermato dal dirigente accompagnatore dell'arbitro. Sedati gli animi, l'arbitro, che presentava un vistoso gonfiore allo zigomo sinistro, venne scortato per proteggerne l'incolumita' all''uscita del campo sportivo.
Proprio ad aprile dell'anno scorso il ministro dell'Interno Roberto Maroni parlando del Daspo, in riferimento agli episodi del derby Roma-Lazio, disse che il provvedimento si sarebbe dovuto applicare anche a certi giocatori e a certi genitori.