Al via a Lecce il "Festival del Cinema Europeo": una kermesse da non perdere


di Tatiana Acquaviva. Promuovere il cinema come specchio del mondo circostante. E’ questo il principale obiettivo del “Festival del Cinema Europeo”, giunto alla sua 12esima edizione, che si terrà a Lecce dal 12 al 16 Aprile. Concorreranno i migliori lungometraggi tra quelli selezionati da un’ attenta e autorevole giuria. Diversi saranno i premi, tra cui, ovviamente, quello per il Miglior Film, denominato “Ulivo d’oro”, per la Migliore Fotografia e per la Migliore Sceneggiatura, oltre ad alcuni riconoscimenti speciali, come quello messo in palio dal Rotary Club di Gallipoli, per il film che meglio avrà espresso i criteri ispiratori del Rotary International. Il programma del Festival è davvero ricco e non può che stuzzicare l’ attenzione di tutti gli appassionati di film, affascinandoli con la rappresentazione sullo schermo di storie che spesso, se ben realizzate, possono essere di grande insegnamento per la vita di ognuno. Questo evento, inoltre, capita proprio in un momento non facile per la cultura italiana che, pur rappresentando un caposaldo della storia del nostro Paese, non viene adeguatamente promossa e finanziata. A dimostrazione di ciò, nel calendario del Festival, è prevista anche la proiezione di film già noti e di grande successo, ormai divenuti dei cult, tra cui “Il Divo” di Paolo Sorrentino, “L’uomo nero” di Sergio Rubini, “Gomorra” di Matteo Garrone e alcuni film di produzione polacca, croata e tedesca. Al centro della scena però, non solo le pellicole, ma anche dibattiti, incontri, mostre e presentazioni di libri, tra cui segnaliamo quello scritto da Enrico Magrelli, sul grande attore Toni Servillo, corredato di testimonianze illustri come quelle di Sorrentino e Garrone. Durante la giornata dedicata agli interpreti, ci sarà l’intervento di Riccardo Scamarcio, ormai non più solo idolo delle giovanissime, ma attore reso maturo e consapevole dalle collaborazioni con alcuni dei più autorevoli registi italiani e stranieri. Per concludere, è doveroso ricordare che il Festival, quest’anno, rende omaggio al regista e sceneggiatore tarantino, Emidio Greco, che da giovane fu assistente dell’ indimenticabile Roberto Rossellini. Un appuntamento importante insomma, quello che si terrà a Lecce tra pochi giorni, perché basato sulla volontà di celebrare quello che rappresenta un frammento importante della storia italiana, il cinema appunto, che ha unito ed unisce tutti coloro che ne sono appassionati, che vivano al nord o al sud, che facciano un mestiere piuttosto che un altro. Quale modo migliore quindi per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia?

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