ALTAMURA (BARI). Un milione e mezzo di euro: a tanto ammonta l'ulteriore sequestro antimafia, in applicazione del cosiddetto 'Pacchetto sicurezza', nei confronti del clan Mangione di Gravina in Puglia, disposto dal Tribunale di Bari (sezione Misure di prevenzione) su richiesta della Procura del capoluogo ed eseguito, questa mattina dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Altamura.
I SEQUESTRI - Tra i beni sequestrati anche una Ferrari. Solo poco piu' di un mese fa, il 25 febbraio, la stessa organizzazione criminale era stata colpita da un provvedimento analogo. In quell'occasione furono sequestrati 98 beni immobili, quattro societa', tre auto e depositi bancari in otto diversi istituti di credito per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro. Lo stesso clan aveva subito quattro mesi prima un altro maxi sequestro per circa dieci milioni.
Ancora una volta principale destinatario della misura patrimoniale e' Raffaele Dipalma, 59 anni, pluripregiudicato con precedenti penali per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all'estorsione, al traffico illecito di sostanze stupefacenti, omicidio e usura. E' stato coinvolto, in questi anni, nelle operazioni antimafia 'Gravina' e 'Canto del Cigno'. L'indagine finanziaria a suo carico (che nello scorso febbraio ha portato all'ingente sequestro - operazione 'Secondopiano'), ha dimostrato che il tenore di vita e l'immenso patrimonio a disposizione del presunto boss, a fronte di esigui redditi dichiarati, non potevano che essere riconducibili a una attivita' criminale.
I SEQUESTRI - Tra i beni sequestrati anche una Ferrari. Solo poco piu' di un mese fa, il 25 febbraio, la stessa organizzazione criminale era stata colpita da un provvedimento analogo. In quell'occasione furono sequestrati 98 beni immobili, quattro societa', tre auto e depositi bancari in otto diversi istituti di credito per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro. Lo stesso clan aveva subito quattro mesi prima un altro maxi sequestro per circa dieci milioni.
Ancora una volta principale destinatario della misura patrimoniale e' Raffaele Dipalma, 59 anni, pluripregiudicato con precedenti penali per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all'estorsione, al traffico illecito di sostanze stupefacenti, omicidio e usura. E' stato coinvolto, in questi anni, nelle operazioni antimafia 'Gravina' e 'Canto del Cigno'. L'indagine finanziaria a suo carico (che nello scorso febbraio ha portato all'ingente sequestro - operazione 'Secondopiano'), ha dimostrato che il tenore di vita e l'immenso patrimonio a disposizione del presunto boss, a fronte di esigui redditi dichiarati, non potevano che essere riconducibili a una attivita' criminale.