Amministrative Bisceglie: intervista alla candidata consigliera Roberta Rigante (“Partito Democratico” per Franco Napoletano Sindaco)

di Francesco Brescia. Roberta Rigante, 31 anni, candidata al Consiglio Comunale di Bisceglie nel PD per Franco Napoletano Sindaco: è la tua prima esperienza in politica? Perché ha deciso di competere in questo appuntamento elettorale?
Penso che l’essere cittadino implichi un fattivo e consapevole impegno a favore della collettività. Di fronte a ciò che è comune, non è possibile alzare il dito e puntarlo contro chi si ritiene essere più o meno responsabile di quanto non funziona. Occorre impegno, non importa se in politica piuttosto che nel sociale, ciò che conta è mettere a disposizione della comunità quel di cui si dispone, riscoprire il valore ed il senso di ciò che è comune, acquisire la consapevolezza del proprio ruolo all’interno della propria comunità. E ritengo che, di fronte all’immobilismo della nostra politica e della nostra società, il cambiamento è possibile solo partecipando. Io sono impegnata da tre anni nel locale PD e la candidatura al consiglio comunale di Bisceglie per le prossime elezioni è stato il naturale evolversi di questo impegno, inteso e concepito innanzitutto come impegno civico.

2) Sono tantissimi, in questa tornata, i candidati dai 20 ai 35 anni : come ti spieghi questa larga partecipazione giovanile?

Mi auguro siano tutte candidature frutto di entusiasmo civico, risultato di un disinteressato desiderio di partecipazione in favore della nostra città. Se così fosse, questa larga partecipazione giovanile non potrebbe che essere interpretata positivamente, segnale di un risvegliato fermento culturale e sociale. C’è da auspicarsi che i partiti biscegliesi e gli attuali dirigenti politici cittadini, siano essi di una coalizione piuttosto che dell’altra, sappiano valorizzare la passione e la freschezza dei giovani in politica. Diversamente, la politica biscegliese dimostrerebbe miopia e poca lungimiranza. Il PD di Bisceglie, sin dalla sua costituzione, persegue l’obiettivo del rinnovo e del ricambio generazionale, nonché quello della parità di genere, offrendo ai giovani ed alle donne spazio per esprimersi e opportunità di formazione. È un preciso indirizzo politico, in linea con i principi fondamentali del PD, inaugurato dal precedente segretario, il prof. Mauro Di Pierro, e che l’attuale giovanissimo segretario, Nicola Amoroso, e l’attuale dirigenza del partito hanno voluto riconfermare, senza soluzione di continuità: il mio ruolo nel partito e la mia candidatura ne sono dimostrazione.

3) Per quali motivi diresti ai biscegliesi: “Ridate fiducia all'avvocato Franco Napoletano”?
Perché l’avv. Napoletano ha lavorato bene e onestamente. La gente lo sa e riconosce in lui, ancora, il proprio sindaco.

4) Roberta, puoi illustrarci almeno tre punti fondamentali da cui partiresti per lo sviluppo e la crescita della Città di Bisceglie?

Partirei dai una seria attività di programmazione: non è pensabile che vengano poste in essere iniziative confuse e non coordinate; un obiettivo si raggiunge solo coniugando sinergicamente le varie azioni possibili, consentendo ai soggetti interessati di partecipare ai processi decisionali. Ad esempio, ritengo siano contraddittori e inconiugabili con il sostegno dell’agricoltura biscegliese azioni come quella del casello autostradale e dell’ASI che comportano la perdita di circa il 10% dell’agro biscegliese. Mi piacerebbe vivere in una città che fa del turismo il volano della sua ripresa economica: in questo senso occorre riprendere l’attività di recupero della litoranea, incentivare l’industria turistica organizzando in città eventi culturalmente rilevanti che possano costituire una seria attrattiva sul territorio, curare l’immagine della città con il recupero - nelle piccole e più quotidiane cose – del centro storico, con l’affidamento della gestione del servizio di igiene urbana a seguito di regolari gare, avviando seri programmi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, recuperando i nostri casali ed i nostri dolmen nonché gli spazi verdi cittadini. Come componente della Commissione Pari Opportunità, mi piacerebbe aiutare le donne biscegliesi ad avere accesso al mondo del lavoro, favorendo l’incontro tra domanda ed offerta e pensando a strumenti di ausilio alle donne madri, come ad esempio l’incentivazione delle classi c.d. Primavera. Mi piacerebbe vivere in una città a misura d’uomo, con adeguati spazi per i bambini e gli anziani, dove non esistono barriere architettoniche per i disabili, dove è possibile spostarsi con i mezzi pubblici, in cui esistono adeguate piste ciclabili, dove le periferie sono parti integranti della città.

5) Perché scegliere il PD e quale contributo in termini di valori e di ideali, rispetto alle altre liste, porta questo partito alla coalizione del candidato Sindaco Napoletano?

Il PD nasce dall’incontro di lunghe ed importanti tradizioni politiche e culturali dei cui valori oggi costituisce la sintesi: la difesa e la valorizzazione del lavoro, la legalità, l’attenzione e la cura dei più deboli, il rispetto rigoroso della carta costituzionale e delle Istituzioni, la promozione della trasparenza amministrativa e della partecipazione politica, in particolare di quella dei giovani e delle donne, la tutela delle diversità, l’attenzione per l’ambiente, la diffusione ed il sostegno di ogni manifestazione culturale. Non c’è dubbio che la coalizione di centrosinistra ed il candidato Sindaco Napoletano abbiano trovato su questi fondamentali valori ed ideali la massima condivisione. Il ruolo di ciascun partito, compreso il PD, all’interno della coalizione sarà quello, nella remota ipotesi che ce ne fosse bisogno, di vigilare affinché né il programma né i principi condivisi di cui quello è espressione siano in alcun modo traditi.

6) Dacci una tua considerazione sul quinquennio di amministrazione di centro-destra.

L’amministrazione Spina, sempre sul punto di cadere sotto i ricatti di questo o quel consigliere, ha trascorso i suoi primi anni alla ricerca di stabilità ed equilibrio, dimenticandosi di impegnarsi in una seria attività di programmazione. L’ultimo anno è stato tutto proteso alla ricerca di consenso per le prossime elezioni: la gente e la città relegati a mero bacino di voti. La cura della città è stata tutta profusa nei soli ultimi mesi di amministrazione in un’operazione di malcelata e scandalosa ricerca del consenso elettorale. In cinque anni si è tentato di far passare per straordinario quel poco che si è fatto e che dovrebbe costituire normale attività amministrativa. Per il resto solo proclami, peraltro, alcuni dei quali meglio sarebbe che non vengano mai portati a realizzazione (mi riferisco ad esempio al casello autostradale). Il verde pubblico è stato abbandonato o reso non fruibile dalla cittadinanza e se qualcosa è stato fatto in questa direzione si deve solo ed esclusivamente alle lagnanze della gente di cui si sono fatti portavoce i partiti dell’opposizione, specie il PD: ricordo a riguardo l’iniziativa dello scorso anno “Dai voce al tuo quartiere” promossa dal locale PD nei quartieri della città. Contro ogni principio di trasparenza ed efficienza amministrativa, si è abusato dello strumento della trattativa privata nelle procedure di aggiudicazione a privati dei servizi comunali, con risultati assolutamente inadeguati alle esigenze cittadine (è sufficiente pensare all’igiene pubblica).
Un numero enorme di consulenti ha trovato nomina durante questa amministrazione, con spreco ingente di risorse pubbliche. Nei momenti di maggiore crisi per i comparti produttivi locali, l’amministrazione non è stata in grado di sostenere e aiutare gli operatori economici. Non c’è stata alcuna seria offerta culturale e prova ne è la totale assenza di un assessorato alla cultura nonché l’indifferenza mostrata da questa amministrazione nei confronti di privati cittadini e associazioni che sul territorio, invece, unicamente con le proprie risorse, tentano di assecondare il desiderio di cultura espresso dalla comunità. Alla luce di questa sintesi, la mia considerazione non può che essere fortemente negativa.

7) Eletta o non eletta, cosa ti auguri per il futuro di Bisceglie?

Tempo fa un amico mi fece leggere questo brano di Giuseppe Prezzolini, tratto da “Codice della vita italiana”: “In Italia non esiste giustizia distributiva. Ne tiene le veci l'ingiustizia distribuita. Per cinque anni il Sindaco (oppure il Deputato, il Prefetto, il Ministro) del Partito Rosso perseguita gli uomini del partito nero e distribuisce cariche o stipendi agli uomini del partito rosso. La situazione sarebbe intollerabile se dopo cinque anni, essendo salito al potere il Sindaco (c.s.) del Partito Nero, questi facesse le cose giustamente. È chiaro che lascerebbe almeno una metà dell’ingiustizia antecedente. Perciò il Sindaco (c.s.) del partito nero fa tutto il rovescio dell’altro; distribuisce cariche e stipendi agli uomini del partito nero e perseguita gli uomini del partito rosso. Così l’ingiustizia rotativa tiene luogo della giustizia permanente”. Ecco, per me, eletta o non eletta, sarebbe davvero un bel futuro per Bisceglie non riconoscersi in questa lucida e sagace descrizione.

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